Una vittoria per due a zero che fa voltare pagina finalmente alla Lazio che aveva lasciato la pioggia battente di Roma per giocare sotto quella altrettanto fastidiosa del Bentogodi. Il successo finale si sente sin dalle prime battute della partita, e dopo sei minuti arriva la rete di Candreva su assist di Keita.
La partita scorre veloce ma senza altre reti fino al settantesimo, quando il giovanissimo Keita, nato nel ’95, chiude definitivamente i conti della giornata con un gol di sinistro deviato da Canini.
Partita che è andata sempre nella direzione della vittoria, questa, con in filigrana l’affermazione del metodo arrivato con il ritorno in panchina di Reja che sta facendo dimenticare il lunghissimo periodo di crisi e fianco l’assenza di Hernanes che ha appena lasciato la squadra.
Per una Lazio ben organizzata e capace di puntare fortemente sul centrocampo con figure di riferimento come Cavanda e Lulic, c’è un Chievo che non lascia spazio a interpretazioni per semplicità e schematicità di gioco, con un gioco tutto in orizzontale e piuttosto prevedibile.
Il Bentegodi si rivela dunque per la Lazio un altro tassello della sua rinascita, mentre per il Chievo ormai incapace di raccogliere punti da sette incontri (un punto solo in casa nelle ultime quattro partite veronesi), la situazione si fa sempre più difficile.
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