«No ai rifiuti radioattivi»: centinaia di manifesti nel municipio XV

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Centinaia di manifesti di protesta con la scritta “Fuori le scorie radioattive dal municipio XV” sono stati affissi nella notte tra il 27 e il 28 gennaio. Autori del blitz notturno alcuni membri del “Comitato Fuori le Scorie dal Municipio XV” che ha ha agito di sorpresa per denunciare l’allarme di moltissime famiglie che abitano i quartieri di Osteria Nuova, Cesano, La Storta, Olgiata lungo la via Cassia da fuori Roma fino a Ponte Milvio.

Le scorie al centro della protesta sono quelle del centro di ricerca dell’Enea Casaccia sulla via Anguillarese nel comune di Roma, che custodirebbe migliaia di fusti contenenti materiali radioattivi. Il sito di stoccaggio, annesso al centro ricerche, è noto da anni.

Ma ora, con l’esplodere delle inchieste sui rifiuti e le discariche romane il comitato è tornato alla carica per farsi sentire e ha sparso per i quartieri centinaia di manifesti, spiegando le sue ragioni: «Non è accettabile trattare con tanto pressappochismo una problematica ambientale che potrebbe avere nel tempo ripercussioni future molto pericolose – spiega il comitato in un suo comunicato ufficiale – non è possibile far finta che non ci siano delle precise responsabilità da parte delle nostre amministrazioni; non è ammissibile giocare con la salute e la sicurezza dei cittadini senza informarli adeguatamente che sul loro territorio esiste una discarica eterna fatta da scorie radioattive che non saranno mai smaltite».

I fusti di materiali radioattivi sarebbero oltre settemila, secondo il presidente del comitato Stefano Peschiaroli, e (seppur sotto controllo) si starebbero accumulando dall’inizio degli anni novanta. I cittadini della zona non accettano che la «città eterna si trasformi in una discarica eterna» e hanno chiesto la «chiusura immediata del sito di stoccaggio di scorie radioattive Enea-Casaccia».

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