La guardia di finanza ricerca “Diabolik” il capo ultrà della SS Lazio

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È caccia aperta a Diabolik. Non il celebre ladro mascherato dei fumetti, ma il nostrano (e altrettanto famoso) capo ultrà della curva nord laziale. La guardia di finanza lo sta cercando per eseguire un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell'ambito di un'indagine sullo spaccio di droga nella capitale.

Secondo quanto raccolto dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura capitolina e dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma delle Fiamme Gialle, "Diabolik" (al secolo Fabrizio Piscitelli, classe 1966) sarebbe coinvolto nel traffico di hashish lungo l'asse criminale Spagna-Italia che rifornirebbe le piazze del quartiere La Rustica, i comuni di Rocca Priora e Grottaferrata, e in generale il quadrante sud della città.

Un affare lucroso se si considera che i finanzieri, nei vari interventi, hanno sequestrato 500 chili di "fumo" che avrebbero fruttato circa 5 milioni, trasportati all'interno della carrozzeria e delle parti meccaniche di enormi tir. Che si tratti di un grosso business è accertato non solo dalle cifre, ma anche dalle personalità malavitose interessate.

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È assodato, infatti, che "Diabolik" abbia avuto legami con Michele Senese, "o' pazzo", ovvero un boss probabilmente affiliato alla Camorra e ritenuto a capo della criminalità organizzata di Roma.

Al momento c'è il più stretto riserbo sull'attività attivata dai finanzieri per rintracciare "Diabolik", ma oggi, intanto, sono state strette le manette ai polsi di Sergio Campana (classe ’69) collaboratore di Piscitelli, altri sette mandati di arresto sono scattati e si ricerca attivamente Paolo Diana, un altro boss dello spaccio romano.

Elena Amadori

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