La discarica di Falcognana si dovrà preparare ad accogliere i rifiuti trattati di Roma, ma solo per due anni. Parola del sindaco Marino. «Lì una discarica già c’è, raccoglie materiali tossici. Se continua a raccogliere materiale tossico a volume molto basso rimarrà lì per moltissimi anni – ha dichiarato ieri il primo cittadini al Circolo degli Artisti, intervenendo alla Festa Nazionale dei Giovani Democratici -, se invece noi conferiremo in quella discarica rifiuti trattati è già un passo avanti per il materiale conferito. In più, nella nostra città, dove la differenziata è ancora sotto al 25%, produciamo un volume talmente alto che la discarica di Falcognana si riempirà nel giro di due anni. Poi verrà ricoperta di terra e definitivamente chiusa».
Un annuncio che arriva alla vigilia della protesta di domani per dire ancora una volta ''no'' alla discarica. Tutti in corteo alle 17.30 da via Ardeatina sino al santuario del Divino Amore. Una manifestazione lanciata dal Presidio di protesta che da mesi sta portando avanti la battaglia contro la scelta di questo sito come quello che dovrebbe ospitare, almeno temporaneamente, una parte dei rifiuti della Capitale dopo la chiusura di Malagrotta.
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«Falcognana alla fine sarà la nuova Malagrotta– avvertono pero'' i manifestanti- e siamo ormai a lavori abbondantemente avviati. Il terzo invaso dopo i lavori di movimentazione terra è diventato un cratere senza fondo. Ed è solo l''inizio. La complicità delle istituzioni territoriali che rinviano ogni responsabilità al ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, e al suo esecutore testamentario, il commissario Goffredo Sottile, confermano una minaccia gravissima di un ulteriore estensione dell''area destinata a discarica. E' peraltro inaccettabile che le istituzioni territoriali giungano a una prova di forza muscolare con il Presidio, con i comitati anti-discarica e la cittadinanza». Un braccio di ferro a cui pero'' chi protesta non sembra volersi sottrarre, chiamando anzi le forze a raccolta: «Tutta la cittadinanza e'' chiamata a stringersi attorno al Presidio- conclude la nota- che in questi 40 giorni ha impedito l''arrivo dei camion e continuera'' a farlo fin tanto che la popolazione sara'' compatta e decisa a contrastare la nuova discarica».
Quella di domani, poi, sarà solo la prima di una serie di iniziative. Giovedì alle 11, presso il santuario del Divino Amore, ci saràinfatti una conferenza, organizzata sempre dal Presidio ''No discarica'' e dal comitato Santa Maria delle Mole, in vista del corteo contro tutte le devastazioni territoriali di sabato. Quest''ultima manifestazione, che chiudera'' la settimana di proteste, avra'' inizio alle 15.30 in piazza della Repubblica e si concludera'' a piazza Santi Apostoli.