Giuliano Castellino oggi con Storace, già indefesso claqueur di Alemanno, già leader indiscusso del fu "popolo de Roma", dopo aver occupato negli ultimi mesi immobili vari, un po' qua e un po' là, ci comunica che «in politica non esistono categorie peggiori dei riciclati e dei fuori luogo». Oibò, che sarà mai successo? Questa volta ce l'ha con l'inutile apertura sabato ("in pompa magna" e "con i soldi dei cittadini") dell'ufficio dei “Rapporti con i cittadini”.
Sin qui passi, ma quello che non gli va proprio giù è che a dirigerlo sarà addirittura un piemontese nella figura di Roberto Tricarico, assistito (si fa per dire) da quel Raffaele Marra «cacciato dalla vecchia maggioranza, cacciato dalla Rai, cacciato dalla Regione Lazio» (Castellino dixit) e chi più ne ha più ne metta. A ben vedere non è che la figura dell'ex finanziere Marra non sia stata messa in discussione in passato anche nelle fila della destra, ma secondo Castellino il fatto più grave è che anche Tricarico si riposizionerebbe dopo aver puntato alla poltrona di segretario del sindaco oggi occupata da Enzo Foschi.
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Due riciclati, secondo Castellino, che non darebbero lustro alla squadra di governo del sindaco. Che dire: se Tricarico, oltre che assessore al comune di Torino, è stato in ogni caso uno dei consiglieri più fidati di Ignazio Marino nel corso della campagna elettorale, il repechage di Marra dubbi ne solleva. Quanto poi alla origine geografica di Tricarico, lasciamo perdere.
Meglio un torinese che le discusse figure che durante tutto il suo mandato hanno circondato Gianni Alemanno. E poi un tocco sabaudo in questa città esuberante e smaliziata non guasta mai. Senza dimenticare che alla fine dell'800 i piemontesi hanno tirato su mezza Roma, da Prati a via Nazionale. Luoghi che Castellino non ha ancora toccato con le sue occupazioni.
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