Sacrofano, ristoranti e negozi in crisi: il Comune cerca soluzioni

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Ristoratori in affanno e negozianti strangolati: situazione allarmante per le attività commerciali di Sacrofano che da tempo respirano aria di crisi. A un anno e mezzo dall'apertura di una rivenditoria di intimo, Teresa ha deciso di tirare giù le serrande. «Non riesco più a mantenere l'esercizio», racconta scoraggiata «eppure le ho provate tutte per non chiudere».

Da sempre nel commercio, la negoziante ha gestito per anni prima una pizzeria a taglio, poi un'altra. Ora non sa cosa farà. E i suoi "colleghi" di categoria non se la passano meglio: chi rischia di non poter pagare più l'affitto, chi già medita di cambiare l'offerta. È il caso di Orazio che ha aperto da pochi mesi un negozio di sigarette elettroniche. «Io me la cavo perché ho scelto un settore nuovo e molto specializzato – spiega – ma se non dovesse funzionare sono pronto a reinventarmi». Periodo stagnante anche per le trattorie, soprattutto per quelle più rinomate, dove fino a qualche anno fa trovavi la fila di romani arrivati per una gita fuori porta. Il lavoro del delegato al commercio, Maurizio Menegon, inizia in salita.

La scorsa settimana ha convocato i negozianti in Comune e ha fatto le prime proposte anticrisi: parcheggi coperti a pagamento e tour turistici. Ma le ricette presentate non sono state apprezzate da tutti. «Noi dove andremo a parcheggiare se ovunque ci saranno le strisce blu?», si sfoga un venditore. Stessa domanda se la pone un residente del centro storico: «Ora dovremmo pagare per lasciare le auto in sosta?».  Per i ristoranti di Sacrofano Menegon ha presentato una ricetta ambiziosa, si tratta di portare pullman di turisti in paese ai quali offrire un giro naturalistico e un pranzo in un locale che aderirà al circuito.

«Bisognerà aprire un bando comunale per attivare il progetto», spiega «e chiedere la collaborazione anche della Fraterna Domus (associazione cattolica ndr) che ospita sempre tanti pellegrini». Per coinvolgere le altre strutture ricettive, secondo il delegato, c'è ancora da attendere perché «è necessario prima effettuare una mappatura di tutte le attività turistiche presenti, che finora non è stata completata». Intanto è stato proposto di formare un'associazione di commercianti e a settembre si farà un nuovo incontro. 

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Per il consigliere di minoranza Gianluigi Barone (Spc) «è urgente promuovere il territorio e la sua bellezza mai abbastanza valorizzati per incentivare il turismo», ma ha idee distinte per arrivare al risultato. «Promuoverei – spiega – iniziative sportive di portata non locale». Quanto alla proposta dei parcheggi a pagamento è contrario e ricorda che: «Il codice della strada prevede che le strisce blu e quelle bianche devono essere equamente distribuite tra loro, pena la nullità» e riguardo all'utilità per i negozi aggiunge: «Non vedo come la soluzione indicata possa aiutare a ridare fiato ai commercianti». 

Il sindaco Tommaso Luzzi, dal canto suo ha recentemente emesso un'ordinanza per avviare la sperimentazione di un'isola pedonale lungo la via del mercato. Domenica scorsa ha fatto le prove generali e dopo l'estate avvierà nell'area un mercato periodico: «Vorrei offrire ai commercianti una possibilità in più attraverso i banchetti in strada», racconta il primo cittadino «e in questi giorni lavoreremo per realizzare il piano». Intanto in paese c'è chi, in controtendenza, è appena arrivato per aprire un negozio: sono i cinesi che hanno affittato un locale e lavorano giorno e notte per allestirlo. Il nuovo bazar di Sacrofano potrebbe essere aperto già domani. 

Elena Amadori

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