Emergenza caldo, ecco il piano dell\’Ares 118

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“In queste ultime ore in cui le temperature si solo alzate notevolmente, provocando malori principalmente per disidratazione e colpi si sole, il servizio dell’Ares 118 è stato implementato in due zone della Capitale dove la richiesta d’intervento è aumentata sensibilmente. A Ostia, zona di Roma dove la popolazione triplica nel periodo estivo, abbiamo reso operative tre ambulanze in più, rispetto alle tre già presenti e un’auto medica per le emergenze. L’altra zona sensibile, per il costante afflusso di turisti, è il centro storico.

Nella pianificazione di aprile, nel quadrante in questione, avevamo ipotizzato l’utilizzo di un’ambulanza in più, invece, a riprova che la nostra Centrale riesca ad adattarsi in base alle esigenze, ne abbiamo messe in strada tre che sommate alle 7 già impiegate, ci permettono d’intervenire con più efficienza e professionalità”. A dichiararlo in una nota il direttore della centrale operativa dell’Ares 118 di Roma, Livio De Angelis. “La situazione attuale  – aggiunge De Angelis –  è un aumento delle chiamate alla centrale operativa di Roma per problematiche direttamente correlate con l'ondata di caldo di circa un 25%.

La maggior parte di esse viene risolta dagli operatori sanitari della centrale con consigli telefonici. Solo un 10% di esse genera un intervento territoriale. A chiamare, come del resto sempre si verifica, sono soprattutto anziani e portatori di patologie croniche cardiovascolari, respiratorie e diabetiche. Tali pazienti vedono la loro patologia cronica scompensarsi a causa della temperatura elevata ma soprattutto a causa dell'elevato tasso di umidità. Sarebbe importante una prevenzione consistente nell'idratazione e nel sentire il proprio medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia in atto. Da giovedì inoltre, la Regione ha allertato i medici di famiglia per interventi mirati alle categorie a rischio.

Un capitolo a parte è rappresentato dai turisti presenti abbondantemente a Roma e che per visitare la città si espongono a camminate sotto il sole e nelle ore più calde. Non avendo il proprio riferimento sanitario a Roma spesso si rivolgono al 118 quale riferimento, specie per colpi di calore e malori comunque collegati alla disidratazione”.

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