Se non ci saranno dati negativi a suggerire una marcia indietro sembrerebbe proprio il sito al Km 15,3 della via Ardeatina quello che verrà scelto per portare i rifiuti di Roma nel dopo-Malagrotta e che il commissario Goffredo Sottile dovrebbe indicare mercoledì prossimo al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando.
Ieri Roma ha vissuto un’altra giornata infuocata conclusasi con la secca smentita della società proprietaria dell’area al centro dell’attenzione generale. «Non abbiamo mai ricevuto alcuna richiesta al riguardo; l’impianto della Falcognana è nato ed opera, esclusivamente, al servizio di attività industriali di filiera finalizzate al recupero delle autovetture a fine vita».
Così la Ecofer Ambiente ha tentato di smontare polemiche e teoremi dell’ultima ora con una nota che chiarisce la sua posizione: «Smentiamo ogni nostro interesse a tale paventato impiego che, lo ripetiamo, è antitetico agli obiettivi aziendali e sarebbe di grave nocumento al regolare svolgimento della gestione industrale». Insomma, no grazie, almeno a leggere le note ufficiali. La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio, mentre si scioglieva una calda assemblea tenutasi nel parco di Monte Migliore, quartiere della zona Laurentina, dove è intervenuto il presidente del IX Municipio, Andrea Santoro. Nei giorni scorsi Santoro aveva espresso la contrarietà sua e della giunta alla discarica di Selvotta. Poi aveva inviato una lettera al commissario Sottile senza però aver ricevuto risposta.
Oggi è previsto il consiglio straordinario al municipio ex XII, e c’è da giurarci tra i vari temi si parlerà anche di una proposta fatta dallo stesso Santoro: «Perchè non utilizziamo le aree militari inutilizzate del Lazio per fare la nuova discarica?». Poi l’annuncio che «verrà votato un documento ufficiale» dopo il quale «mi rivolgerò a tutte le istituzioni. Sarebbe bene che questo atto venisse votato da tutte le forze politiche e che non dicesse solo no alla discarica ma che suggerisse anche un metodo per l’individuazione del nuovo sito oltre a fornire consigli sul ciclo dei rifiuti».
Intanto ieri si è presentato all’assemblea anche l’ex sindaco Gianni Alemanno che, fischiato dalla popolazione esasperata, ha riproposto la sua versione sui criteri di scelta del sito: «E’ il solito problema – ha chiosato Alemanno – Come avevo già spiegato quando Renata Polverini era presidente della Regione e Nicola Zingaretti presidente della Provincia di Roma si continuano a fare due errori: sulla valutazione dell’ Ato provinciale e sulla scelta dei siti che non possono essere considerati idonei dentro al Comune di Roma. Devono essere cercati nel quadro della Provincia di Roma».