All'indomani della presentazione della sua nuova giunta, dall'assolato giardino di Villa Bonelli, locus amoenus da cui si dipana una squadra municipale frizzante, popolata di volti giovani, il neo presidente del municipio XI Maurizio Veloccia snocciola con entusiasmo i punti salienti del suo diario di bordo che, tra provvedimenti imminenti ed obiettivi futuri, lo vedrà alla guida dell'eterogenea area territoriale che da viale Marconi corre fino a Fiumicino.
«Il piano trasparenza sarà il primo atto che approveremo assieme al codice etico ed all'anagrafe degli eletti stessi» esordisce il neo presidente di Arvalia Portuense che assicura un’interfaccia costante, a difesa della trasparenza, tra municipio e cittadini attraverso un apposito team in grado di rispondere con immediatezza alle richieste dei residenti. Nel computo delle questioni emergenziali il pensiero di Veloccia va a Malagrotta, da sempre spina nel fianco di cittadini e amministratori, e per la quale il minisindaco si impegnerà affinché si approdi alla definitiva chiusura. La missione del neo presidente, rivolta al sociale, si concreta soprattutto nella riapertura della scuola Sciascia («perché i bambini possano tornare sui banchi già all’avvio del nuovo anno scolastico») e nello sblocco di quei fondi destinati ai servizi sociali e all’assistenza domiciliare rivolta ai disabili.
Nell’agenda di Veloccia, tra gli obiettivi a lunga scadenza, si colloca un ambizioso progetto che punta alla rigenerazione urbana di Corviale. «Tra ottobre e novembre prossimi si terrà un forum su quest’area molto vicina all’Università di Roma Tre, che, con i suoi spazi al momento vuoti, potrebbe in futuro diventare un campus all’aperto, sede di residenze universitarie che possano sopperire al deficit case» dichiara il minisindaco trentacinquenne. Investendo nella valorizzazione di un’area troppo a lungo penalizzata dal punto di vista storico da pregudizi e preconcetti, che abbraccia anche i quartieri di Trullo e Magliana, Veloccia ambisce al rilancio dell’asse direzionale Roma-Fiumicino, porta d'ingresso della Capitale, incentivando le ricchezze paesistiche di un’area che annovera tra i suoi tesori le Riserve naturali della Valle dei Casali e dei Massimi.
E a proposito della decisione del sindaco Marino di coinvolgere i rappresentanti dei municipi nelle riunioni di giunta il presidente dell’undicesimo mostra ammirazione per quella che definisce una «scelta lungimirante, una vera inversione di tendenza rispetto alle amministrazioini passate che incentiva il decentramento ». «Roma non si governa solo dal Campidoglio – conclude il minisindaco – ma attraverso le squadre dell’Amministrazione locale che sappiano dare risposte immediate alle esigenze dei cittadini». Oltre a ripercorrere infine le “tappe forzate” della lunga campagna elettorale il presidente ha ricordato le asperità delle primarie. «La difficoltà più grande – ha rivelato Veloccia – è stata la competizione con i compagni di partito».
Samantha De Martin