Ancora pesanti ombre sul Vaticano. E' notizia di ieri che la Procura di Roma ha iscritto i nomi di quattro sacerdoti sul registro degli indagati con l'ipotesi di violenza sessuale aggravata.
Nell'ambito dello stessa inchiesta (coordinata dal procuratore aggiunto Maria Monteleone), è stato aperto anche un secondo filone che riguarda lo sfruttamento della prostituzione. Tutto sarebbe nato dalle confessioni “choc” rilasciate da don Patrizio Poggi, ex parroco di Primavalle che ha scontato una pena di cinque anni per abusi sui minori.
Don Poggi, forse “piccato” dal diniego del Vaticano per un suo eventuale rientro nell'organico ecclesiale, ha così “vuotato il sacco” coinvolgendo circa venti alti prelati che avrebbero avuto rapporti sessuali con alcuni ragazzini e un militare che avrebbe avuto il compito di “fornire” bambini ottenendo degli ottimi guadagni.
A sostenere le tesi di don Poggi di fronte alle forze dell'ordine c'era anche un ragazzo che avrebbe confermato la versione dei fatti del sacerdote. In ogni caso sembrerebbe che gli investigatori abbiano già avuto qualche riscontro, per esempio, sull'atteggiamento sospetto del militare indicato da don Poggi come “fornitore” di ragazzini. Nel corso di un pedinamento, secondo quanto riferisce Il Messaggero, l'uomo sarebbe stato effettivamente visto nelle vicinanze di una chiesa romana mentre accompagnava un ragazzo in circostanze tutte da verificare anche se gli investigatori non sono riusciuti ad accertare l'età del giovane e soprattutto ciò che sarebbe accaduto all'interno dei locali della chiesa.
Un'indagine molto complessa, con accuse gravissime tutte da verificare, ma certamente un'altra pagina poco chiara per la Chiesa: urgono risposte inequivocabili in tempi brevi.
Tiziano Pompili