Regione Lazio: «Nessun impianto a Canestrini»

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Nessuna discarica sarà realizzata nell'area di via Canestrini, a Roma, in zona Ardeatino-Laurentino.

Pochi mesi fa, giusto nel marzo scorso quando il territorio del XII municipio (ora IX era governato dalla giunta Calzetta) era stata ventilata, anche attraverso alcuni articoli di stampa, l'ipotesi di realizzare degli invasi per una nuova discarica finalizzata a un impianto di compostaggio nella cava, di proprietà privata, dove attualmente vengono smaltite le terre di scavo della metro C. Si parlò così della “discarica del post Malagrotta”, con annesso impianto di compostaggio, appunto.

Ma ieri a smentire con chiarezza tale ipotesi ha pensato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, con una lettera al consorzio di via Canestrini, che domenica lo aveva invitato alla festa per i tre anni del consorzio "Toponimi Canestrini".

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La lettera arriva dopo le prese di posizione nette da parte dei cittadini del territorio e dello stesso municipio che lo scorso 21 marzo si era riunito in seduta straordinaria votando un documento con cui ribadiva «la propria contrarietà alla realizzazione di una discarica e di qualsiasi altro tipo di impianto per il trattamento dei rifiuti all’interno del proprio territorio».

Ieri Zingaretti ha posto la parola fine alla vicenda e nella lettera ha colto l’occasione «per rassicurare gli abitanti di questo quadrante di Roma su un tema giustamente molto sentito, come quello dei rifiuti: non sono stati autorizzati nella vostra zona, né lo saranno, impianti che possano mettere a rischio la salute o creare disagi ai cittadini. L’unico impianto autorizzato riguarda terre da scavo per la metro B, che non comportano alcun rischio di inquinamento. Nella nuova gestione dei rifiuti del Lazio, la protezione della salute e del benessere dei cittadini saranno principi fondamentali e ineludibili» ha concluso.

Cq

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