Campidoglio, fumata nera: i \’\’capricci\’\’ di Sel e il rifiuto di Bonaccorsi

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Fumata nera. L'ennesima al termine di una cinque giorni zeppa di incontri, vertici e appuntamenti. Ieri doveva essere il giorno decisivo per la giunta del sindaco Marino. Era stato preparato tutto per l'annuncio in conferenza stampa, ma a complicare i piani è stato il gran rifiuto di Lorenza Bonaccorsi, che ha detto no all'incarico di vicesindaco con delega al Commercio, Attività produttive e Turismo.

Tutto da rifare dunque: dall'ora di pranzo di ieri sono ripartite le trattative. Bonaccorsi ha fatto sapere a palazzo Senatorio (vedi articolo alla pagina a fianco) di essere grata al Pd per la proposta ricevuta, ma avrebbe declinato per rispettare il mandato parlamentare affidatole dagli elettori alle primarie. La deputata renziana aveva mostrato una certa vicinanza a Marino richiedendo però secondo alcune indiscrezioni il ruolo di vicesindaco. La decisione sarebbe arrivata solo ieri nella mattinata al termine di un lungo colloquio telefonico con Matteo Renzi.

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Ma dietro quel no ci sarebbero anche i “capricci” di Sel, che si sarebbe messa di mezzo per evitare di perdere il ruolo di vicesindaco per Luigi Nieri. Marino dunque si è ritrovato a dover chiedere al Pd un nuovo nome oltre ai tre scelti direttamente dal sindaco, che ieri mattina erano ancora Paolo Masini, Daniele Ozzimo ed Estella Marino, per arrivare ai quattro assessori in quota Partito Democratico. L'idea sarebbe quella di dar vita ad una giunta composta da 12 persone: 6 tecnici e 6 politici, 6 donne e 6 uomini. Un perfetto equilibrio dove però la politica giocherebbe un ruolo decisivo.

La formazione finale prevederebbe quattro esponenti del Pd: Paolo Masini ai Lavori pubblici e periferie; miss preferenze Estella Marino all'Ambiente; Daniele Ozzimo alla Casa. Nella schiera dei tecnici ci sarebbe anche Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano Paralimpico, agli Stili di vita e sport. E potrebbero entrare in Giunta anche Alessandra Cattoi e Marina Dragotto dell'Audis (Associazione aree urbane dismesse), all'Urbanistica. A guidare l'assessorato al Bilancio potrebbe essere un tecnico con esperienza nel settore oppure lo stesso Luigi Nieri, che ha già ricoperto il ruolo di assessore regionale al Bilancio. In questo quadro ancora confuso, a capo dell'Aula Giulio Cesare potrebbe andare il democratico Mirko Coratti, che ha già in passato ricoperto questo ruolo.

E per la sostituzione di Bonaccorsi? I gentiloniani spingono per Valentina Grippo. Ma si potrebbero ridiscutere tutti gli equilibri. Tra gli esclusi in giunta c’è Gemma Azuni, molto delusa per essere rimasta senza incarichi. Stessa sorte, per ora, quella di Enzo Foschi, ex consigliere regionale che ha dato più di una mano al Comitato Marino. I tre consiglieri nominati si dovranno dimettere lasciando il posto a Maurizio Policastro, Daniela Tiburzi e Ilaria Piccolo.

Nella Sala della bandiere del Campidoglio non si dovrebbe sedere Roberto Tricarico, già assessore alla Casa del Comune di Torino. Le trattative sono in stato avanzato, ma mancano dei nodi assolutamente decisivi, come quello del Bilancio e dei Trasporti anche se una delle due deleghe, in particolare la seconda, potrebbe essere assegnata a Nieri.

Per la legge c’è tempo ancora fino al 2 luglio (venti giorni dalla proclamazione). Ma Marino vorrebbe chiudere tutto entro oggi. Già nella notte appena trascorsa erano in programma una serie di riunioni che potrebbero sciogliere la matassa. La prima seduta dell'Assemblea capitolina è prevista per l’1 luglio. Il primo cittadino avrebbe accelerato nel chiudere la partita per iniziare subito a lavorare ai primi provvedimenti per la città.

Intanto proprio ieri è arrivato il via libera ai finanziamenti dell’Estate Romana, che tante polemiche aveva suscitato tra i commercianti e gli operatori della cultura. 1,5 milioni i fondi a disposizione. «Con i nostri sforzi – dice il sindaco – abbiamo non solo rispettato l'impegno assunto con i cittadini, ma abbiamo anche voluto lanciare un segnale forte e chiaro alle romane e i romani, affinché attraverso la cultura, si riapproprino degli spazi di questa città straordinaria».

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