Dopo la pedalata dell'altro ieri il sindaco Ignazio Marino ha potuto apprezzare le gioie del trasporto pubblico romano. Purtroppo (per noi utenti ovviamente) si è trattato solo di un “mini tour” sugli autobus tra Campidoglio, Garbatella, Eur e San Paolo, per una serie di incontri di lavoro che l’hanno indotto a fare un giro su due linee: la 30 e la 716. «C'era l’aria condizionata ma l’attesa al ritorno è stata un po’ troppo lunga» ha commentato il primo cittadino di ritorno a Palazzo Senatorio.
Laddove supponiamo che quel “po’ di attesa” rappresenti un eufemismo dovuto alle cautele del suo ruolo istituzionale. Approfittando del mini tour Marino ha chiesto agli autisti dove stavano i primi nuovi autobus annunciati dalla Amministrazione Alemanno fra grandi schiamazzi mediatici. Gli è stato risposto che si trovano a Magliana e Tor Sapienza. Ottenute queste importanti informazioni il sindaco ha assicurato che dopo la formazione della giunta sarà sua cura incontrare tutti i vari vertici delle aziende municipalizzate, che per ora restano congelati. Successivamente il sindaco ha accolto in Campidoglio i partecipanti della “Lunga marcia della memoria 2013”.
La tradizionale manifestazione antimafia organizzata dai ragazzi dell'associazione “Da Sud” che dalle regioni del Mezzogiorno ha raggiunto per la prima volta la Capitale. Per l’occasione i giovani hanno organizzato un “giro turistico” nei luoghi simbolo della Roma criminale di oggi e di ieri. A bordo del variopinto bus sono saliti politici, giornalisti e cittadini interessati ad ascoltare ciò che nessuna guida turistica dirà mai. «Faremo più controlli sui cambi di destinazione d’uso dei locali attraverso la Polizia Municipale» ha promesso il sindaco aggiungendo: «nell'ultimo anno abbiamo registrato un aumento drammatico dei reati di riciclaggio. Per questo l’Amministrazione porrà molta attenzione». Ma poi, dopo questa intensa mattinata, Marino ha incontrato il segretario metropolitano di Sel, Giancarlo Torricelli che per la Giunta «mette a disposizione le sue risorse migliori, ovvero i nomi circolati in questi giorni: Nieri e Azuni».
Che fuor dal politichese significa che il partito di Vendola vuole in giunta due suoi assessori. Presenti all’incontro pezzi da 90 quali il vice presidente della Regione Massimiliano Smeriglio e il senatore Massimo Cervellini. Se la richiesta di Sel venisse accolta il Pd vanterebbe il diritto a 4/5 assessori, possibilmente eletti in Consiglio, anche per lasciare il posto in Aula Giulio Cesare a qualcuno fra primi dei non eletti. A Marino resterebbero 5/6 assessori tecnici o di alto profilo che dir si voglia. Da notare che Nicola Zingaretti interpellato sulla formazione della giunta capitolina ha risposto laconicamente «Io l’ho fatta mesi fa la Giunta…» Come dire: adesso tocca a Marino pedalare.
gl