“Qui non si sta corteggiando Grillo, ma si sta cercando di capire cosa si muove nel fondo. Il sistema rischia di crollare sotto il peso dell'autoreferenzialità. Dobbiamo capire rapidamente se c'è una disponibilità del M5S a muoversi in un orizzonte di governabilità. Gli altri non hanno i numeri e non hanno proposte. Solo noi possiamo provarci”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani questa mattina nella sua relazione introduttiva alla Direzione del Pd.
Nelle prime battute della relazione il segretario dei democratici ha ricordato che il Pd ha “il dovere politico di pronunciarsi sulla situazione politica di fronte all'opinione pubblica”.
Dopo aver ascoltato Bersani, Matteo Renzi ha lasciato i lavori della Direzione del Pd, decidendo così anche di non intervenire nel dibattito.
Ieri sera il sindaco di Firenze, intervistato a “Ballarò” sui Raitre, aveva ribadito la sua solidarietà all'eventuale tentativo di Bersani di formare il governo con l'appoggio del M5S, pur non escludendo – in caso di fallimento di quell'ipotesi – un appoggio a un possibile “governo del presidente”.