Separazioni conflittuali tra coniugi: i figli rifiutano i genitori

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Più di 100 famiglie romane tra quelle reclutate nel campione soggetto alla ricerca, nel triennio 2008/2011, sono state interessate da situazioni di separazioni o divorzi in cui l’alta conflittualità tra coniugi ha determinato il rifiuto del genitore da parte del figlio.

Ad essere rifiutati risultano soprattutto i genitori di nazionalità italiana e, nella maggioranza dei casi, i padri. Per quanto attiene all’età dei genitori, la maggior parte (59,3%) dei padri “rifiutati” ha un’età compresa tra i 41 e i 60 anni, mentre l’età delle madri (51%) è compresa tra i 26 e i 40 anni. Complessivamente sono stati coinvolti 158 minori (di cui 69 maschi e 82 femmine), per lo più figli unici (60,4%).

Sono questi i dati più salienti contenuti nell’indagine conoscitiva “Prevenire e curare la rottura delle relazioni genitoriali” condotta dal Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio Francesco Alvaro, con la collaborazione della professoressa Marisa Malagoli Togliatti e della dottoressa Anna Lubrano Lavadera della Sapienza – Università di Roma.

La ricerca (estratto dal Report annuale del Garante di prossima pubblicazione) ha preso in esame le situazioni di rifiuto segnalate ai Servizi sociali di 7 Municipi romani (IV, VI, IX, XII, XIII, XV) con l’obiettivo di individuare le caratteristiche socio-demografiche delle famiglie interessate.

Le situazioni critiche esaminate nello Studio – ha spiegato la professoressa Malagoli Togliatti – ci permettono di ipotizzare che più che dalla patologia di un unico componente della famiglia sono caratterizzate dalla sofferenza di tutti i membri della famiglia e da un disturbo delle relazioni familiari. Gli interventi devono quindi tener conto e della sofferenza individuale di tutti, e del disagio interpersonale derivante dall’incastro relazionale disfunzionale che non è stato risolto con la separazione. Altro elemento propositivo è quello arrivare ad un maggiore coordinamento tra gli interventi della magistratura, dei Servizi e dei professionisti coinvolti”.

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