B1, sindacati: «Ottusità gestionale e politica»

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Infelici scelte politiche e tecniche dell’Amministrazione capitolina e del management aziendale di Atac", "una combinazione imbarazzante di scelte progettuali sbagliate e programmazioni organizzative inadeguate" insieme alla "ottusità gestionale e politica" sono "le vere responsabili dei disservizi" sulla metro B1.

A lanciare l'accusa sono i sindacati del settore trasporti Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti, che, in una lettera inviata al sindaco Alemanno, all'assessore Aurigemma e ai vertici Atac, respingono gli addebiti fatti ai lavoratori per i blocchi e i disservizi sulla nuova linea." Per i sindacati, decidere di aprire al pubblico la Metro B1 "frettolosamente" rivedendo anche il piano bus del IV Municipio, ha creato forti disagi e malumori tra i cittadini che chiedono di fronte all’apertura di una metropolitana, caso unico al mondo, di 'tornare indietro'. L’obiettivo di migliorare la mobilità dei cittadini con una nuova linea non è stato raggiunto "per i malfunzionamenti straordinari ma anche in regime di ordinaria gestione del servizio, per i lunghi tempi di attesa." Anche se i sindacati si erano spesi intutti i modi per segnalare ad esempio gli enormi problemi tecnici legati ad un telecomando acquistato di recente e molto costoso.

Mentre infuria la polemica fra i sindacati contro l'azienda ed i Campidoglio, l'associazione dei consumatori Codacon ha avviato ieri la raccolta di adesioni per intentare una causa da parte dei passeggeri danneggiati dai costanti disservizi della metro B1. Danni morali e materiali per i quali l'associazione dei consumatori intende ora chiedere un equo risarcimento, per conto di tutti i passeggeri coinvolti. Da oggi, attraverso il blog www.carlorienzi.it , gli utenti della metro B1 potranno fornire una prima adesione alla causa allo studio dell’ufficio legale Codacons.

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