Quel “piano caditoie” del sindaco inaugurato e mai partito

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Il clima sta davvero cambiando e la meteorologia impazzisce. Come più volte segnalato in austeri simposi andremo sempre più verso climi quasi monsonici, grazie al surriscaldamento dell'atmosfera, che porteranno più diluvi che temporali e venti quasi ciclonici nelle aree temperate. Eppure l'uomo si difende e si attrezza. Segnala, previene. Pensate che quando il  Dipartimento Nazionale della Protezione Civile emette un "Avviso di avverse condizioni meteorologiche", la Protezione Civile del Comune di Roma rende pubblica una "Informativa Meteo" destinata ad allertare le Strutture Operative dedicate alle emergenze. «A queste ultime viene chiesto – è scritto testualmente- di verificare nell'ambito delle rispettive azioni di competenza, lo stato funzionale dei propri servizi e di mantenere alta l'attenzione nei confronti degli elementi di criticità connessi ad una possibile evoluzione negativa dei fenomeni meteorologici segnalati». C' è proprio da star tranquilli la P.C. è all'erta anche in Comune pure se l'altro ieri segnalava  per il 20 ottobre la seguente previsione «la fase di maltempo sarà caratterizzata da precipitazioni anche temporalesche di forte intensità oltre che da una sensibile ventilazione nei bassi strati».

Previsioni non catastrofiche, soprattutto per la “ventilazione ai bassi strati” che deve essere una cosa seria, ma  Roma, si sa, con molto meno di quello che è venuto giù dal cielo ieri si blocca, si allaga, si buca con voragini improvvise. Questo il destino di una Capitale collinare dove le strade si trasformano in torrenti e i rigagnoli in rivi perigliosi. Oddio, non è certo la prima volta che eventi calamitosi siffatti accadono ed è per questo che le autorità vigilano e prevengono, si attrezzano ed intervengono. Insomma, dal Campidoglio si opera indefessamente, tanto che in una arteria a basso rischio quale la Cristoforo CoLa presentazione di Elephant lombo già nel lontano 22 settembre scuole non hanno potuto aprire ieri mattina. È il caso di due asili nidi nel Municipio I e nel IV, di alcuni istituti superiori e della scuola materna e media Don Gioacchino Rey al Quadraro. Evacuate anche la materna di Via Greve alla Magliana e la media Nino Rota a Villa Bonelli.  Il livello del Tevere si è innalzato sopra le banchine nel tratto urbano, attestandosi sui 7,76 metri all'idrometro di Ripetta. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha chiesto al presidente della Regione Lazio Renata Polverini «il riconoscimento dello stato di emergenza e il conseguente riconoscimento dello stato di calamità naturale per l'agricoltura e la protezione civile che varrà come giustificazione per tutti i cittadini che non sono riusciti a raggiungere il posto di lavoro per l'interruzione dei servizi pubblici». L'intensità del nubifragio, secondo il sindaco, «è stata imprevista. L'allerta meteo parlava solo di temporali e non di piogge torrenziali», affermazione che per molti esponenti dell'opposizione è sembrata una giustificazione troppo debole per spiegare la paralisi di un metropoli.  

(Ha collaborato Alice Gussoni)

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