Il Lazio non brilla nella classifica dell’occupazione e dell’imprenditoria in “rosa”, occupando solo la 15° posizione. È questo il risultato dello studio svolto dall’Osservatorio sull’imprenditoria femminile curato dall’ufficio studi di Confartigianato e presentato alla 13° Convention di Donne Confartigianato organizzata a Roma oggi e domani.
Secondo l'Osservatorio, nel secondo trimestre del 2011, nel Lazio sono 23.421 le donne con incarichi nelle imprese artigiane un dato cresciuto dell'1,2% rispetto allo stesso periodo del 2010 (terzo migliore incremento in Italia).
A livello europeo l'Italia conta 1.531.200 donne occupate autonomamente con un incremento del 15.3% rispetto allo stesso periodo del 2010. Nota dolente: In Italia la partecipazione femminile al mercato del lavoro rimane tra le più basse d’Europa. Il tasso di inattività delle donne nel nostro Paese è del 48,9%, a fronte della media europea del 35,5%. Nel Lazio la provincia più 'virtuosa' a livello di occupazione femminile è Roma dove il tasso di inattività supera di poco il 41%%. Tra le province con inattività femminile più alta spicca Frosinone che con il 58.8% occupa il 26° posto nazionale ed il 1° regionale.
Se fare impresa è sempre più un’occupazione femminile, le donne si fanno largo anche in settori all’avanguardia e tradizionalmente maschili. Le imprenditrici impegnate nell’high tech formano una ‘pattuglia’ di 12.261 ‘pioniere’ che si sono avventurate in ambiti come la robotica, l’elettronica, la chimica farmaceutica, la produzione di software e di apparecchiature di alta precisione, le telecomunicazioni, la ricerca scientifica, la consulenza informatica. Il Lazio, però, in questa speciale classifica occupa il penultimo posto a livello nazionale: peggio di lei solo la Campania.