Tribunale di Roma: cancellati i ministeri a Monza

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Nessun ministero a Monza. Gli effetti dei decreti che istituivano nella sede di Villa Reale le sedi periferiche dei ministeri, affidate ai ministri Bossi e Calderoli, sono stati annullati oggi dal tribunale di Roma.

È stato così accolto il ricorso promosso dai sindacati della presidenza del Consiglio per condotta antisindacale. Come spiegato dal presidente del consiglio direttivo del Sipre (Sindacato indipendente della presidenza del Consiglio dei ministri,  Alfredo Macrì, i sindacati avevano infatti appreso "dell'istituzione delle sedi a Monza dai giornali e dai tg. La decisione era stata adottata e portata avanti senza coinvolgere le organizzazioni sindacali o attivando, come previsto dalla legge, informazione preventiva e concertazione prima di procedere" al taglio del nastro, trasformatosi l'estate scorsa in una vera e propria festa leghista.

Si tratta di una pesante sconfitta per la Lega che, dopo aver portato avanti questa battaglia per l’intera estate scorsa ottenendo un’effimera vittoria, esce adesso da questa vicenda con la coda tra le gambe.

“Questa decisione è una nuova, l’ennesima, sconfitta per il Governo Bossi-Berlusconi" ha commentato in una nota Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma. "Il ricorso promosso dai sindacati è riuscito a sventare uno dei tanti attacchi che il Governo Pdl-Lega  ha lanciato in questi anni alla Capitale. Lo spostamento dei Ministeri a Nord non era solo una folle idea – conclude la nota – ma si è trasformata ben presto in un atto governativo inutile e antieconomico grazie alla caparbietà e alla cecità della Lega, decisa a portare avanti il progetto per indebolire la Capitale e per racimolare qualche consenso in più. Ringraziamo i sindacati che hanno promosso il ricorso e che hanno ottenuto l’annullamento di un provvedimento iniquo e insensato, specchio di un Governo paralizzato e incapace di portare fuori il Paese dalla crisi”.  

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