Sindacati sul piede di guerra. Nella mattinata di oggi le segreterie regionali della Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugltrasporti hanno comunicato di aver ufficialmente “avviato le procedure di raffreddamento e conciliazione nelle aziende del trasporto pubblico locale di Roma e del Lazio cui seguirà la prima azione di sciopero qualora non arrivino risposte soddisfacenti alle richieste da tempo avanzate".
"Siamo perfettamente consapevoli – si legge nel loro comunicato – dei tagli che gli enti locali sono costretti a subire con le ultime manovre finanziarie e che avranno sicure ripercussioni sul trasporto pubblico regionale, ma riteniamo ingiustificabile la chiusura delle istituzioni a qualunque confronto con i sindacati. Si è chiesto più volte di improntare una strategia comune che potesse affrontare la crisi del settore, concordando processi riorganizzativi dell’intero sistema e affrontando temi ormai non più procrastinabili quali la costituzione di un polo manutentivo e la realizzazione di un modello trasportistico regionale che abbia come fulcro il gestore unico regionale del trasporto. Si è assistito invece a un immobilismo delle aziende circa la programmazione e l'efficientamento dell’organizzazione del lavoro e a un silenzio assordante degli enti locali, incuranti della gravità della situazione esistente e dell’urgenza di tavoli di incontro con le parti sindacali, a eccezione dell’amministrazione provinciale che aveva prontamente scritto alla Regione e al Comune di Roma una lettera con cui esprimeva la propria disponibilità a un confronto immediato con i sindacati”.