Un servizio giudicato “scadente” quello dei taxi di Roma. Sono questi i risultati di un’indagine effettuato dalla Federazione internazionale dell’auto (Fia) che invece promuove quelli milanesi giudicandoli “buoni” al pari di Barcellona, Berlino, Colonia, Lisbona, Monaco e Parigi.
Tra le “anomalie” riscontrate nel corso delle 220 corse effettuate in incognito dagli “ispettori Fia-Eurotest”, si segnalano “percorsi molto più lunghi del dovuto, violazione dei limiti di velocità, non rispetto del semaforo rosso, guida aggressiva, imprecazioni contro il traffico e i clienti che devono fare un percorso troppo breve”.
La bassa qualità dei taxi riscontrata in molte città, ha detto Jacob Bangsgaard, direttore dell'ufficio Fia di Bruxelles, nel presentare i risultati dell'indagine, è causa di «grande preoccupazione» poiché questo servizio deve assicurare la mobilità porta a porta ed è «vitale» non solo per i turisti, ma anche per categorie sociali come i disabili e gli anziani.
Nel quadro dell'indagine, la peggiore esperienza è stata registrata proprio a Roma nel tragitto tra la stazione Termini e un centro esposizioni non meglio identificato, probabilmente la nuova Fiera visto il costo del tragitto. In questo caso, si legge nel rapporto, l'autista si è perso due volte allungando così il percorso del 60%. Non solo. Al cliente è stato chiesto di pagare 69 euro contro i 62,9 indicati dal tassametro (e i 50 riportati nel 'listino prezzi per il percorso giusto), la vettura era senza aria condizionata, con un finestrino rotto e fazzolettini di carta sparsi in giro.