Dura la presa di posizione dell'associazione animalista che ha chiesto al primo cittadino della Capitale il ritiro della licenza per i padroni delle due carrozzelle che avrebbero mandato gli animali alla morte.
La Lav, infatti, con un comunicato ha chiesto “al Sindaco Alemanno l’immediata revoca della licenza ai vetturini delle botticelle che stanno violando il Regolamento a disciplina di questo servizio, in quanto – in seguito all’accesso agli atti del Comune di Roma e dell’Asl competente, ottenuto dall’associazione animalista – già due cavalli risultano destinati alla macellazione (DPA), sebbene il Regolamento tutela animali del 2005 e il precedente Regolamento taxi-botticelle dal 1998 (sic) vietino esplicitamente la cessione a qualunque titolo per la macellazione del cavallo non più idoneo al servizio o dimesso per volontà del vetturino".
“Il fatto che tale divieto sia in vigore fin dal lontano 1998, la dice lunga sul lassismo nei controlli e nell’effettiva applicazione delle norme a tutela di questi animali – dichiara Nadia Zurlo, responsabile del Settore Equidi Lav – Negli ultimi 5 anni sono stati ritirati 6 cavalli: chiediamo di sapere che fine hanno fatto. Chi controlla la destinazione finale di questi cavalli? Domande, e non solo queste, che rivolgiamo al Sindaco Alemanno, aspettandoci delle risposte puntuali e non la solita alzata di spalle”.
La Lav "critica anche le nuove norme annunciate per il servizio pubblico a trazione animale nella città di Roma, in quanto non introducono nella sostanza significative novità rispetto alla Deliberazione del Consiglio Comunale n.64 del 20 luglio 2009. Già allora erano state approvate delle modifiche al Regolamento per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea del 1998, come la ferratura in gomma, la nascita della commissione medico-veterinaria incaricata di valutare l’idoneità al servizio dei cavalli attraverso tre visite specialistiche annuali, l’apposizione del microchip, la creazione di punti di sosta, i corsi formativi per i vetturini e, attraverso apposito provvedimento dirigenziale, l’individuazione dei percorsi e delle aree di sosta adeguate".
“Che il servizio a trazione animale di Roma sia stato finora una specie di zona franca, intoccabile, dov’è possibile non rispettare le regole, non è di certo una novità – afferma Nadia Zurlo, responsabile del Settore Equidi LAV – Nonostante i regolamenti già in vigore, in particolare quello a tutela degli animali, sono state ampiamente documentate e denunciate le tante irregolarità commesse dai vetturini, ma il Comune di Roma è sempre stato sordo a questo problema.”
“Fintanto che non sarà abolito questo anacronistico e discutibile servizio di trasporto, cosa che speriamo avvenga quanto prima, è sicuramente positiva la decisione di mettere mano alla gestione, finora anarchica, delle botticelle – prosegue Nadia Zurlo – Riteniamo tuttavia che le norme contenute in questo regolamento non siano sufficienti a tutelare i cavalli, costretti ad un lavoro già di per sé incompatibile con i minimi requisiti di benessere, aggravato dal traffico caotico di Roma, dal rumore e dallo smog. Troppo alta anche la soglia massima della temperatura e troppo generiche alcune disposizioni, nessuna menzione ai ricoveri dei cavalli dopo il servizio, attualmente ancora nelle stalle abusive a Testaccio.”