Infernetto, imprenditori sequestrati: due arresti

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Due fratelli di 27 e 34 anni, pregiudicati della Magliana, sono stati arrestati per il sequestro degli imprenditori in un appartamento all'Infernetto avvenuto la settimana scorsa.

Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile e dal commissariato di Ostia, dietro l'episodio di violenza e del sequestro ci sarebbe una storia di usura. Uno dei due imprenditori, 38enne ex socio del Luneur, aveva infatti contratto un debito di 50mila euro con i due fratelli. Debito che negli anni era cresciuto fino ad arrivare a 800mila euro, con interessi mensili del 10%. Stanco di pagare, l'uomo nei giorni scorsi aveva spiegato agli arrestati che presto avrebbe saldato il debito perché gli sarebbero arrivati dei soldi di una compravendita effettuata con l'altro imprendirore di origini sarde. Il 38enne, infatti, gli aveva ceduto un ristorante in cambio di due villette ad Anzio, ma per problemi burocratici la cessione non era andata a buon fine. Ma gli usurai non hanno voluto attendere e hanno deciso di intervenire per assicurarsi il denaro. Dopo aver preso l'imprenditore 38enne, si sono recati nell'abitazione dell'altro e l'hanno torturato, davanti agli occhi della giovane compagna straniera, bruciandogli il petto con un accendino e trapassandogli una mano con un coltello da cucina. Hanno poi rubato carte di credito, gioielli e lo hanno portato in banca a prendere del denaro. Gli aguzzini hanno tentato anche di farsi intestare quote societarie tramite un notaio che però, inospettito, ha rinviato la pratica.

Le vittime, dopo una notte da incubo, hanno denunciato la vicenda alla polizia e si trovano ora in una località protetta. Proseguono le indagini per chiarire una storia che, secondo gli investigatori, presenta ancora molte «ombre» e per individuare altre persone che avrebbero aiutato gli arrestati.

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