Gli impegni assunti dal Governo con la Lega Nord vengono ormai rispettati come ordini di servizio, infatti l'aula della Camera esaminerà, come ultimo tema all'ordine del giorno nell'ultima settimana di ottobre, il provvedimento sul trasferimento della Consob da Roma a Milano. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, accogliendo la proposta avanzata dalla Lega di esaminare il testo entro ottobre.
Numerose le reazioni a un provvedimento che comunque sottrarrà altri posti di lavoro alla Capitale: fra queste anche quella di Barbara Saltamartini, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera, di fatto infaticabile organizzatrice della corrente alemanniana di quel partito. «Ribadisco il mio no al trasferimento della Consob da Roma a Milano», ha detto, «perchè sarebbe, soprattutto in un momento in cui al Paese servono misure urgenti, assolutamente impensabile e privo di senso pratico», e così prosegue «non sono certo questi gli argomenti che interessano i cittadini, a cui invece occorre dare risposte in merito ai problemi reali. Il provvedimento che approderà in aula a fine ottobre non sarebbe funzionale nè dal punto di vista organizzativo nè da quello economico. I lavoratori della Consob e le loro famiglie devono essere tutelati e anche per il territorio sarebbe deleterio».
Per l'opposizione si è fatto sentire anche il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, da sempre contrario al trasferimento della Consob a Milano. «Il governo Berlusconi-Bossi sembra dimostrare ostinazione solo nel portare avanti progetti contro la Capitale», ha dichiarato ieri. «Attaccare e depauperare il territorio romano è l'unico collante di un governo sempre più allo sbando che sta conducendo il nostro Paese verso una crisi irreversibile». Zingaretti fa inoltre sapere di aver inviato una lettera a tutti i parlamentari della nostra regione affinchè nessuno appoggi lo spostamento della sede della Consob da Roma a Milano, «una delle tante proposte irrazionali e antieconomiche della Lega».