Campidoglio senza posta elettronica. L'intera rete di posta elettronica dell'amministrazione è stata infatti scollegata dal Dipartimento Risorse Tecnologiche dopo la denuncia del consigliere Pd, Athos De Luca, presentata al Garante della Privacy. "Il gabinetto del sindaco – aveva spiegato De Luca – è diventato una sede di partito e di propaganda politica, infatti dalla loro mail arrivano a tutto il personale del Campidoglio fogli di propaganda politica del Pdl, l'ultimo invio di oggi è il 'mattinale' e riguarda articoli a favore del partito del sindaco e contro l'opposizione".
Dopo un po’ è arrivata la giustificazione del direttore dell'ufficio stampa di Roma Capitale, Simone Turbolente: «Il sistema di posta elettronica di Roma Capitale è stato aggredito da un virus. Ciò ha provocato un invio massivo non autorizzato di messaggi all'intera lista di distribuzione dei dipendenti comunali. Come primo provvedimento, onde evitare ulteriori invii generati automaticamente e in modo surrettizio dal sistema infettato, al fine di verificare le cause del problema, isolare e debellare la minaccia».
Giustificazione che non ha convinto però il consigliere Pd Paolo Masini: "Ci risiamo. Dopo aver pubblicizzato l'evento politico della sua corrente utilizzando l'ufficio stampa e le mail del Comune di Roma, oggi il sindaco c'è ricascato. Consigliamo però il sindaco di non abusare della pazienza dei dipendenti del Comune e di avere un po' più di stile nell'utilizzo dei beni che appartengono a tutti i romani. Soprattutto Alemanno la smetta di accusare hacker o virus di promuovere il Pdl e la corrente alemanniana. Non ci crede davvero nessuno".