Aspre contestazioni al ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli, questa mattina, al congresso nazionale dell'Ance. Con fischi e cori di "Vergogna" e "Andate a casa" alcuni costruttori hanno interrotto il suo intervento a chiusura dell'assemblea nazionale per poi abbandonare la platea del Palazzo dei congressi, in aperta polemica contro le misure adottate dal Governo in questo momento di crisi.
A protestare sono stati soprattutto i giovani imprenditori dell'Ance, che hanno contestato il discorso letto dal ministro, nel quale venivano illustrate le misure adottate dal Governo nel comparto delle infrastrutture. "Non l'hai scritto tu – hanno gridato – potevi almeno leggerlo prima di venire qui".
"Condividiamo la protesta dell'Ance nei confronti del Ministro Matteoli – ha commentato Umberto Marroni, capogruppo PD di Roma Capitale – fischiato in qualità di rappresentante del Governo Berlusconi, di quel governo che da mesi sta immobilizzando il paese, ad Alemanno, che sta bloccando da tre anni e mezzo Roma, segnalo che c'è poco da ridere, le imprese stanno chiudendo, e ricorrono sempre più spesso alla cassa integrazione. Invece di annunciare ancora una volta programmi irrealizzabili come la demolizione di Tor Bella Monaca, il Sindaco e la sua presunta maggioranza facciano quello che abbiamo chiesto come PD. Si accantoni la delibera degli aumenti taxi e si portino in discussione le venticinque delibere utili a rilanciare l'economia romana, tra le quali lo sblocco dei programmi di edilizia residenziale pubblica che permetterebbe la realizzazione di ben 9500 alloggi per un investimento di 1 miliardo e 800 milioni di euro. Contemporaneamente si proceda a sbloccare i fondi di Roma Capitale per la realizzazione di opere pubbliche per oltre 100 milioni di euro".