La sezione Prima ter del Tar del Lazio ha annullato ieri 9 delibere con le quali la Regione Lazio, un anno fa, aveva nominato per incarichi di dirigenti apicali alcuni professionisti esterni all´amministrazione. Le motivazioni alla base della decisione, secondo quanto riportato dal quotidiano “la Repubblica”, riguarderebbero la mancata trasparenza, partecipazione e pubblicità e l’inadeguata comparazione tra interesse pubblico all´assegnazione di un incarico dirigenziale e l´aspetto economico, visti i tempi di crisi che investono la spesa pubblica e le particolari esigenze di risparmio di cui tanto si parla. La governatrice dovrebbe quindi fare a meno del direttore generale del Bilancio, Marco Marafini, del direttore del dipartimento Cultura, sport e turismo, Alessandro Voglino, e del direttore dell´Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali, Michele Lauriola. Una sentenza controversa che potrebbe anche dare il via a una serie di ricorsi nei confronti di dirigenti esterni nominati dalla giunta. Secondo i giudici amministrativi, infatti, la Regione “non ha preventivamente reso pubbliche le posizioni dirigenziali vacanti né i requisiti di professionalità necessari per ricoprirli”.
Pronta la replica della governatrice Polverini durante la conferenza stampa indetta in Regione: "Stamattina abbiamo letto da un giornale che il Tar si sarebbe espresso su alcune delibere di giunta in merito ad alcune posizioni dirigenziali di questa Regione. Non abbiamo ancora ricevuto la sentenza del Tar, ce la siamo procurata. A una prima lettura ci pare che abbia molto poco dell'amministrativo. Non dico che sapore abbia… ma non e' di tipo amministrativo. Fa valutazioni sulle esigenze della Regione. Fa valutazioni che attengono alla politica, a chi per volontà dei cittadini ora governa questa Regione". "A una prima lettura – ha proseguito la governatrice del Lazio – la sentenza del Tar e' totalmente inapplicabile. Non dice dove abbiamo sbagliato, non scrive da nessuna parte se abbiamo violato le norme. Rimanda al mancato rispetto di principi generali dell'ordinamento". "Nessuna lobby di potere – ha concluso Polverini – può pensare di fermare l'azione che ho deciso di mettere in campo. Non mi intimidisco e non voglio subire intimidazioni".
Non è dello stesso avviso il consigliere regionale Pd, Giuseppe Parroncini: "Con la consueta sicumera e arroganza e nonostante già esistesse un esposto al Tar, la Giunta regionale ha proseguito nel corso del 2011 a nominare nuovi dirigenti esterni. Presso il segretariato generale emerge, a settembre, una nuova area: 'Programmazione e Organizzazione Eventi straordinari e istituzionali' affidata a Francesca D’Ottavio e l’area 'Giuridico Normativa-Istituzionale del Dipartimento Programmazione economica e sociale' affidata a Massimiliano Passi, classe 1976, altro soggetto esterno all’amministrazione regionale. Inutile dire che non è stata condotta alcuna ricerca per individuare professionalità interne all’amministrazione regionale e che i criteri di scelta nelle nomine di questi due nuovi dirigenti sono del tutto discrezionali, avvolti nel mistero e certo non rispettano i requisiti di trasparenza pubblica. Chiediamo alla Giunta Polverini di annullare tali nomine, in caso contrario si andrebbe incontro all’ennesima figuraccia al Tar”.