Il rientro dalle ferie ha portato con sé qualche brutta sorpresa per gli abitanti di Colli Aniene. Due dei tarli che nella scorsa stagione hanno afflitto i residenti sono infatti tornati a battere: i fumi tossici provenienti dai campi nomadi e i cattivi odori del depuratore Acea. «Il campo nomadi di via Salviati – afferma Vincenzo Barsanti del comitato di quartiere Colli Aniene – ha ricominciato la sua attività e i roghi dovuti ai falò di immondizia hanno ripreso a emanare fumi». Fumi, la cui tossicità è stata già accertata dalla Asl lo scorso anno. «Con l’arrivo dell’autunno – spiega Barsanti – anche coloro che gestiscono gli orti abusivi della zona iniziano a bruciare tutto».
Nei prossimi giorni dunque, il comitato di quartiere attenderà la convocazione della magistratura, che sta indagando a seguito della denuncia del comitato stesso. Anche per quanto riguarda il depuratore, la situazione potrebbe esplodere nuovamente. La puzza, costante compagna dei cittadini di Colli Aniene negli ultimi vent’anni, è tornata a farsi sentire. «Di notte inizia a sentirsi nuovamente qualche odore. – prosegue Barsanti – Si tratta di odori di poco conto se paragonati alla situazione precedente, tuttavia, con la prossima vendita di alcuni stabili a Ponte Mammolo, è probabile che la produzione di liquami aumenti». Anche in questo caso il comitato è in attesa dello sviluppo delle indagini della Procura.
Vincenzo Nastasi