"Debiti e tangenti. Le macerie della sinistra". Numerosi manifesti con questa scritta e l’immagine del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, accanto all'ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, sono comparsi questa mattina sui muri di Roma. Manifesti che portano la firma del “Popolo di Roma”, movimento di destra molto vicino al sindaco Alemanno.
Il Primo Cittadino ufficialmente ha preso le distanze dall’attacco esprimendo la sua solidarietà al presidente Zingaretti ma ha tenuto tuttavia a sottolineare come, a suo dire, questo modo di fare propaganda “venga utilizzato dalla sinistra”, precisando poi: “Anche in questi giorni ho visto la mia foto, insieme a quella del presidente Berlusconi, sui manifesti del Pd con accuse inverosimili e offensive. Dobbiamo evitare che le immagini dei rappresentanti delle istituzioni divengano lo strumento di forme becere di propaganda”.
Solidarietà senza curiosi distinguo e singolari precisazioni è invece giunta dalla governatrice della Regione Lazio, Renata Polverini: "Al presidente Zingaretti va la mia solidarietà per i manifesti offensivi e diffamatori contro la sua persona e la sua immagine di amministratore locale. Mi auguro che si interrompa l'affissione, riportando il confronto politico su un terreno corretto che non sia quello dell'attacco alla persona. La contrapposizione politica, da parte di tutti gli schieramenti, e' legittima ma non può scadere nell'insulto fine a se stesso".
Duro il commento dell’ex Presidente della Provincia e attuale deputato del Pd, Enrico Gasbarra: "I vergognosi manifesti elettorali della destra contro Nicola Zingaretti rendono ancora più evidente la pochezza e la volgarità politica dei committenti. Una azione così scomposta mette in evidenza come l'onestà, la competenza e la popolarità del presidente della Provincia di Roma terrorizzino i nostri avversari".
E, nel corso di una conferenza stampa convocata oggi a Palazzo Valentini, il presidente Zingaretti ha preso posizione, chiedendo formalmente "al sindaco Gianni Alemanno, presidente dell'associazione Fondazione nuova Italia che ospita anche la sede legale del Popolo di Roma, di far rimuovere immediatamente i manifesti che sono stati affissi questa mattina contro la mia persona" e annunciando di aver “appena sporto denuncia ai carabinieri di piazza Venezia, a tutela della mia persona e contro gli autori di questi manifesti".
“Il sindaco che si è affrettato a prendere le distanze deve chiarire – ha affermato Umberto Marroni, capogruppo Pd di Roma Capitale – e su questo presenteremo un’interrogazione urgente in assemblea capitolina, i suoi legami con “Il popolo di Roma” visto peraltro che la fondazione “Nuova Italia” di cui Alemanno è presidente ospita la sede legale del movimento e lo finanzia”.
Il portavoce del sindaco Alemanno, Simone Turbolente, forse per cercare, a modo suo, di limitare i danni, ha provato a far la voce grossa: "Sostenere, come ha fatto il presidente Nicola Zingaretti, che quella della Fondazione Nuova Italia, di cui il sindaco di Roma è presidente, sia anche la sede dell’associazione “Il Popolo di Roma”, che si trova in via Fonteiana al civico 84, è completamente falso. I casi sono due: o si mente ben coscienti di farlo, e sarebbe la riprova della bassezza politica a cui il Pd romano ci ha abituato, oppure si dicono sciocchezze senza documentarsi, con il solo scopo di alzare polveroni mediatici. In ogni caso invitiamo il presidente della Provincia a rettificare le sue affermazioni. In caso contrario si valuteranno gli estremi per agire legalmente in modo da tutelare l’immagine del sindaco Alemanno".
Ma pronta è arrivata la replica dell’ufficio stampa della Provincia di Roma: “E’ stato appena inviato al portavoce del sindaco, Simone Turbolente, il modulo d’iscrizione a “Il Popolo di Roma”, scaricabile direttamente dal sito ufficiale dell’associazione (presente nella sezione tesseramento) in cui viene chiaramente indicata come sede “Fondazione Nuova Italia”, sita in via in Lucina, 17. Stesso modulo d’iscrizione è stato consegnato oggi a tutti i giornalisti presenti in conferenza stampa. Consigliamo, quindi, al portavoce del sindaco di documentarsi prima di rilasciare dichiarazioni non veritiere”.