Nella maggior parte delle regioni ha preso il via questa mattina il nuovo anno scolastico. Un ritorno sui banchi di scuola che si è aperto con mobilitazioni degli studenti e proteste degli insegnanti per manifestare «contro i tagli alla scuola».
Interpellato su questo turbolento inizio dell'anno scolastico, il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, ha così commentato: "Vengono al pettine tanti nodi. In questi anni la scuola, l'università e la ricerca sono stati visti come un costo e invece sono una grande risorsa per un paese moderno". "La riflessione legislativa che c'è stata – ha proseguito – ha avuto una visione negativa che limava quello che ha volte è stato addirittura visto come un problema. Questa politica la pagano oggi professori, docenti, studenti, lavoratori del mondo della scuola in termini di incertezza, precarietà e tutta l'Italia: un paese moderno fiacco su queste politiche è un paese più debole".
"Ci sarebbe dunque bisogno – ha concluso Zingaretti – di una svolta per ridare alla scuola il ruolo che deve avere in una società moderna, la punta di diamante per politiche dello sviluppo, coesione sociale e identità. Mi auguro che questo anno, iniziato in modo non positivo, si chiuda con politiche diverse e un governo che finalmente dia a questo pezzo della nostra società il ruolo che merita".