Sembrano davvero finiti i tempi del “volemose bene” nel centrodestra laziale. Questa mattina a capitolare è stata la governatrice del Lazio, Renata Polverini, che, ospite della trasmissione "Un caffè con…", su SkyTg24, non ha nascosto i problemi che sta incontrando nel trattare col Governo: "C'è un forte imbarazzo, perché io sono arrivata alla guida del Lazio con la consapevolezza di avere un governo sostenuto dalla mia stessa coalizione (anche se nella mia c'è anche l'Udc), ma evidentemente, un po' per la crisi e un po' per i problemi che viviamo quotidianamente, si ha difficoltà ad interloquire, e la cosa che disturba di più è proprio questa difficoltà ad avere un dialogo".
"Ieri abbiamo inviato una lettera con un ultimo appello al governo – ha poi spiegato Polverini – perché possa venirci incontro incontrandoci. Se, come sembra, mercoledì la manovra verrà votata senza alcuna correzione, i sindaci metterano in campo una sorta di sciopero rispetto all'attività di anagrafe, e noi presidenti delle Regioni, insieme a loro, riconsegneremo i contratti con Trenitalia per il trasporto regionale e porremo la questione delle municipalizzate che effettuano il trasporto su gomma per i cittadini".
"Per quanto riguarda i tagli alle Regioni – ha aggiunto Polverini – al di là dell'azzeramento dei trasferimenti per lo sviluppo e dell'enorme difficoltà per le politiche sociali, noi abbiamo il 75% di tagli sul trasporto pubblico locale. Per quanto si voglia risparmiare, io credo non sia pensabile che noi possiamo continuare ad erogare questo servizio con la stessa qualità con solo il 25% delle risorse. In queste ore ci sembra di capire che il governo si rende conto che sul trasporto pubblico locale, così come su altre voci, c'è un taglio eccessivo ma se non avremo risposte, restituiremo i contratti allo Stato perché non saremo in grado di onorarli".
Una posizione quella della governatrice Polverini, che ha suscitato l’ironia del senatore Pd Roberto Di Giovan Paolo, segretario della Commissione Affari Europei e dirigente del partito nel Lazio: "Evidentemente, dopo Alemanno anche Polverini ha deciso di passare all’opposizione. Alla fine dovrò constatare di essere nello stesso partito assieme al sindaco di Roma e al governatore della Regione Lazio: il Pd”. “Alemanno ha addirittura promesso di protestare sotto Palazzo Chigi, Polverini minaccia una mobilitazione – ha concluso Di Giovan Paolo – Che anomalia il Pdl laziale. Di governo e di opposizione allo stesso tempo”.