Via Cavour, la furia dei residenti

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Per l’arroganza dell’Amministrazione e dei commercianti di corso Trieste, per i loro scopi di cassetto, portano i cittadini di via Cavour a vivere come sorci. Un terremoto tra rumori assordanti con passaggio di auto e camion ad alto tasso di inquinamento facendo danni a cose e persone». È tutto in questo cartello, “appiccicato” su vetrine e pali della luce, la rabbia dei residenti di via Cavour. La protesta del comitato, iniziata già a fine luglio dopo la modifica dei sensi direzionali del centro storico da parte di Palazzo Colonna, è sfociata vibrante la scorsa settimana quando i cittadini sono scesi in strada a protestare contro lo status quo attuale: «Togliere il doppio senso su corso Trieste è una scelta errata, che conduce gran parte del traffico su via Cavour, strada stretta e pericolosa – ha detto De Marzi -. Con le finestre aperte le case sono camere a gas e siamo costretti a respirare miscele venefiche.

Cosa ha fatto il Comune per rispettare le norme a tutela della salute pubblica? Ci sono leggi quadro sull’inquinamento acustico, la 447/95 o la legge regionale del 3.8.2001, che prevedono provvedimenti contro il rumore. Senza dimenticare poi le disposizioni regionali sulla qualità dell’aria, dove Marino è considerato sito inquinato e classificato zona di criticità B dell’aria ambiente». Per il comitato c’è il sospetto che il senso unico di corso Trieste sia stato adottato per favorire le attività commerciali del corso principale. Una tesi non condivisa dall’assessore Catenacci, che aveva ricevuto il comitato dopo la protesta: «La modifica del traffico del centro storico è legata al termine del parcheggio di piazzale degli Eroi. Servono altri 30 giorni di pazienza e poi si potrà rivedere la cosa insieme. Siamo aperti al dialogo con i cittadini e continueremo ad avere contatti con il portavoce De Marzi per organizzare una serie di colloqui e risolvere l’annosa questione». 

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