Un endorsement in piena regola quello del presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti a favore della candidatura di Enrico Gasbarra alla segreteria regionale del Pd lazio. Nomina rinviata da oltre un anno e che ha portato al commissariamento del partito laziale con il senatore Vannino Chiti nel tentativo di conciliare le varie anime 'democratiche' spesso rissosamente in conflitto fra loro. Già a luglio si era deciso di provare a cambiare le regole per l'elezione del segretario regionale, ma al di là delle regole mancava ancora il nome sul quale far convergere tutti i consensi. Non a caso da tempo l'ex presidente della provincia e deputato Enrico Gasbarra era sceso in pista con una fitta serie di contatti oggi culminati con il pieno sostegno di Zingaretti, il quale ieri nel corso della visita ai cantieri stradali di Ponte Lucano e Fonte Nuova ha reso esplicita la sua posizione.
Tanto più che Zingaretti afferma di "non aver mai creduto creduto nelle teorie degli ex" visto che "siamo tutti del Pd". Importante sotto il profilo politico è poi la sua apertura dialogante verso un mondo cattolico oggi in difficoltà nella gestione dei rapporti deludenti con il sindaco Gianni Alemanno, anche per quella parte che ne ha sostenuto la candidatura al Campidoglio. Di qui l'esigenza che il nuovo segretario regionale abbia un profilo "più legato alla storia del movimento cattolico." Questo, ha aggiunto Zingaretti "arricchirebbe la percezione e l'identità che si ha del Pd". "Non solo non ho alcuna obiezione – prosegue il presidente della Provincia- ma credo che sarebbe un'ottima candidatura e un'ottima chance per il Pd" anche se Zingaretti si affida alle decisioni che il partito prenderà in piena autonomia nelle sue sedi statutarie. Alla fine dei conti la nomina di Gasbarrra porterebbe anche un 'valore aggiunto' alla politica del Pd Lazio, scottato dalla vittoria di Renata Polverini lo scorso anno, perché la sua nomina, secondo Zingaretti, "aiuterebbe il partito ad aumentare la sua influenza nella società, a proiettarsi verso l'esterno e forse anche a costruire una condizione politica di tranquillità per radicarsi ed essere più forte. Abbiamo bisogno di responsabilità, unità e serenità e di archiviare in fretta un periodo di turbolenze".
Occorrerà vedere se la determinazione delle nuove regole per l'elezione del segretario regionale metterà davvero fine alle 'turbolenze' di un partito dove qualcuno vuole le primarie a tutti i costi ed altri preferirebbe evitarle tramite accordi fra le correnti, statuto permettendo. Ma è chiaro sin d'ora che il binomio Zingaretti/Gasbarra rappresenta per quel partito una novità politica che inciderà sulle future scelte dei democratici soprattutto nella prospettiva delle elezioni comunali del 2013 e sempre che la situazioni non precipiti verso una competizione elettorale anticipata che potrebbe mutare tutti gli scenari.
Giuliano Longo