A poco più di un mese di distanza dall'incendio nella stazione Tiburtina, Legambiente torna a denunciare i disagi per i pendolari: «Più di un mese fa il cuore della stazione Tiburtina andava a fuoco, in circostanze che restano ancora tutte da chiarire, e la situazione del trasporto ferroviario regionale versa ancora nel caos più totale. Diversi i treni soppressi o sostituiti e molti quelli deviati presso altre stazioni della capitale, come si può leggere dall'ultima tabella oraria pubblicata da Trenitalia, ma sui tempi di ripristino della normale viabilità regna il più totale silenzio. Il rischio da qui a pochissimo, quando ci sarà il grande rientro dalle vacanze estive, è che la situazione si aggravi esponenzialmente, arrivando alla piena congestione».
«Il quadro che si prospetta nei prossimi giorni – ha commentato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – quando i lavoratori rientreranno e riapriranno scuole e università, è a dir poco nero È stato fatto troppo poco in questo mese da Trenitalia e Regione per evitare che si arrivasse all'emergenza a settembre. Trenitalia non può più perdere tempo adottando soluzioni pasticciate, RFI deve ripristinare subito i due binari necessari per l'attestamento della FR2 a Tiburtina e alla Regione chiediamo più fermezza nel controllo e maggiore ascolto per associazioni e comitati».
«La FR2, Roma-Tivoli, è la tratta dove si vivono i maggiori disagi, con convogli soppressi o dirottati presso la mal collegata Roma-Prenestina, – proseguiva la nota – ma sono tanti i treni cancellati, completamente, come quello delle 7.45 da Fara Sabina a Roma, oppure parzialmente, come la corsa Rieti – Roma delle 7.27 che è stata cancellata nella tratta Orte-Roma oppure la Roma-Viterbo delle 17.15, cancellato sempre da Roma a Orte».
«È possibile che dopo tutto questo tempo, ancora le tratte presentino orari smantellati? E per quanto ancora si pensa di lasciare in questo stato i pendolari? In questo mese si è andati avanti con soppressioni e dirottamenti presso altre stazioni della città, peraltro spesso non prevedendo navette e bus sostitutivi oppure non fornendo informazioni chiare e tempestive all'utenza. La linea FR2 soprattutto – ha concluso Parlati – non solo è stata dirottata quasi totalmente nella sperduta stazione Prenestina, ma non ci si è neanche preoccupati di sostituirla con apposite navette. Serve più attenzione da parte delle istituzioni verso chi ogni giorno è costretto a spostarsi e lo fa scegliendo i mezzi pubblici».