Nulla di nuovo in Campidoglio rispetto a quanto pubblicato ieri dai giornali fra i quali il nostro. Nella Giunta Alemanno entra Rossella Sensi con delega alla Promozione dei grandi eventi e candidatura olimpica di Roma capitale, ne esce il vicesindaco Mauro Cutrufo destinato a più alti incarichi nel partito; a occupare la sua poltrona l'assessore Sveva Belviso che mantiene le attuali deleghe alle Politiche Sociali e di promozione della salute. L'assessore Davide Bordoni avrà anche la delega al Decentramento. La delega al Turismo, che era dell'ormai ex Cutrufo, è passata ad Antonio Gazzellone, che non sarà però assessore.
Questo il mini rimpasto di un Alemanno tirato per il collo dalla sentenza del TAR che avrà comunque modo, molto probabilmente, di esaminare altri ricorsi per le quote rosa (la consigliere comunale Azuni di Sel lo ha già annunciato), nonostante Alemanno giuri che l'ingresso di una sola donna sia più che sufficiente ad evitarli. Se una novità è rappresentata dal volto nuovo della Sensi, l'altra è che il sindaco per dare forza alla sue scelte ha dovuto convocare una precedente conferenza stampa in via dell'Umiltà (vedi articolo in pagina) alla presenza di Angelino Alfano, quasi a suggello delle sue 'coraggiose' (si fa per dire) scelte o forse per dare dignità e peso nazionale all'estromissione del senatore Cutrufo. Procedura inconsueta che testimonia anche dei furibondi contrasti all'interno del Pdl romano che hanno preceduto le scelte finali, sulle quali dovrebbero ormai essere tutti convinti. Circolano comunque voci che di convinti se ne vedono ben pochi soprattutto fra i boiardi che contano nella destra capitolina.
Ma chiusa la parentesi a via dell'Umiltà si doveva passare alla seconda tappa e qui succede davvero qualcosa di strano perché la conferenza stampa di presentazione della nuova giunta avrebbe dovuto avvenire, udite udite, presso i cantieri della stazione Tiburtina, come l'ufficio stampa si era affrettato a comunicare via mail nella mattinata. Invece i giornalisti presenti alla sede del Pdl sono stati frettolosamente dirottati al Campidoglio per la conferenza successiva. Qualcosa deve aver turbato la sceneggiata di sicuro effetto, ma cosa non ci è dato sapere. Fatto sta che Alemanno verso le 15 si presenta alla stampa in Campidoglio seduto tra i suoi 12 assessori e ai lati le due donne che compongono da oggi la presenza femminile in Giunta.
Qui annuncia le sei priorità da mettere in campo entro la fine della consiliatura. Dal risanamento del debito al completamento del Piano rom. Dalla trasformazione del Comune in Roma capitale al Piano straordinario di manutenzione stradale, dal terzo Patto per Roma sicura all'attuazione del Piano strategico di sviluppo. Grosso modo tutto quello che il sindaco avrebbe dovuto realizzare in questi tre anni. Insomma una sorta di contratto con i romani, un po' sulla falsa riga di quello berlusconiano con gli italiani. "Stiamo salvando Roma" ha detto, annunciando che "nel 2013 è mio intendimento ricandidarmi a sindaco in ticket elettorale con una donna". Una giornata piuttosto confusa, ma che ha avuto il merito di richiamare tutta la stampa e di offrire al sindaco, nonostante gli imprevedibili spostamenti, la possibilità di calcare un proscenio mediatico che evidentemente gli mancava.
Giuliano Longo