Portalettere in piazza a Cecchina contro l’azienda

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Due ore di sciopero come «ultima possibilità di conciliazione con l’azienda». I portalettere di Albano scendono in piazza per protestare contro Poste italiane e lo fanno nel momento tradizionalmente più delicato per il servizio: l’estate. Strutturalmente sotto organico, il centro di distribuzione di Albano-Ariccia, che serve anche Castelgandolfo e Genzano per un totale di 46 portalettere durante la bella stagione, non è più in grado di garantire le prestazioni minime nella distribuzione della corrispondenza. «Un problema – spiega Fabio Troiani, rappresentante sindacale Cobas – che l’azienda conosce molto bene ma per il quale, nonostante il recente incontro in Prefettura, non ha dato alcuna risposta». Due ore di sciopero in piazza della stazione a Cecchina per sensibilizzare l’opinione pubblica ed esternare un problema che tocca da vicino i cittadini. «Ci sono zone del territorio che in questi periodi non sono servite: tra malattie e soprattutto ferie la situazione è seria: l’azienda dovrebbe assumere lavoratori con incarichi trimestrali ma non lo fa».

La consegna della posta è dunque affidata alla buona volontà di altri portalettere che provvedono, nelle aree senza titolare, quantomeno al recapito delle urgenze. «Bollette escluse», precisa Troiani. E il resto della corrispondenza? Se è stata già smistata i cittadini possono ritirarla presso il centro di distribuzione, altrimenti giace in un cestone insieme a migliaia di altre buste. L’Amministrazione comunale si schiera al fianco dei lavoratori di Poste Italiane. Il sindaco Nicola Marini e il presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Borelli, avevano già scritto una lettera all'azienda, constatando disservizi sulla consegna della posta. «L’auspicio – dicono – è che le esigenze dei dipendenti e azienda si possano incontrare per garantire un fondamentale servizio alla cittadinanza». Un problema particolarmente sentito in questo momento sul territorio di Albano, ma che riguarda anche altre zone dei Castelli ciclicamente alle prese con problemi di questo tipo. Marco Caroni 

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