Ufficio delle Dogane: storia di un trasloco infinito. L'ufficio Unico delle Dogane di Roma 1, a nove mesi dal trasferimento nella nuova sede di via del Commercio, si trova a denunciare uno stato di provvisorietà, come se l'insediamento negli uffici fosse avvenuto da qualche giorno e non da quasi un anno. Ascensori ancora non attivi, non corretta posizione delle postazioni di lavoro poste sotto all'illuminazione diretta dei lucernari, microclima del grande open-space a rischio. Anche l'esterno dell'edificio è stato lasciato a se stesso, con interventi inesistenti sulle aree verdi, fatta eccezione per due potature del manto erboso. Insomma l'impressione che regna negli uffici è proprio quella della trascuratezza: gli impiegati si sentono abbandonati e le loro richieste sembrano cadere nel nulla. E' quanto viene denunciato dalla Uil Pubblica Amministrazione che in questi mesi ha seguito l'evolversi della situazione.
«Quello di via del Commercio è uno stabile del Demanio, non nuovo, ma completamente ristrutturato per le esigenze delle Dogane ovvero il trasferimento degli uffici dalla sede di San Lorenzo – chiarisce Virgilio Tisba, segretario regionale UilPa Dogane Lazio – Gli ascensori ci sarebbero, sono addirittura otto, ma non sono funzionanti». Questa situazione mai risolta sta creando numerosi problemi sia agli impiegati sia all'utenza. Sono molti, infatti, i cittadini che si recano quotidianamente negli uffici per le pratiche riguardanti rimborsi e accise. Per quanto riguarda l'open-space, sono stati proposti dei pannelli isolanti per schermare l'illuminazione e evitare il fastidioso rimbombo provocato dalla vastità del locale. Ma di lavori, per ora, neanche l'ombra. «Sono stati interpellati i funzionari competenti delle Dogane, ma la situazione è ancora lontana da una soluzione – conclude Virgilio Tisba – Continua questo rimpallo di competenze tra la Dogana e il Demanio e a farne le spese sono lavoratori e utenti».
Francesca Bastianelli