«Il Colosseo riapre alla musica. Al pop-rock italiano: il 3 luglio si esibirà all'interno del monumento più conosciuto al mondo Biagio Antonacci. Un evento benefico in favore dell'Unesco: l'incasso della serata sarà destinato a finanziare borse di studio per giovani archeologhe e archeologi provenienti da Paesi in stato di guerra. Il concerto – 300 posti a sedere e 300 in piedi: prezzi dai 150 ai 300 euro – organizzato in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma va a riaprire una vecchia polemica sull'utilizzo dei siti monumentali». È quanto ha riportato questa mattina il free press "Leggo".
Perplessità in merito sono state manifestate dal consigliere del Pd Dario Nanni, membro della commissione cultura del comune di Roma: «Dopo il crollo del 9 maggio del 2010, il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro, aveva bandito i concerti dal Colosseo e dall'area circostante. Invece adesso apprendiamo che il 3 luglio all'interno del monumento si esibirà Biagio Antonacci. Cosa ha indotto l'amministrazione comunale ad ospitare di nuovo concerti nel luogo archeologico più prestigioso di Roma e forse del mondo?». Per il consigliere Nanni «Come al solito si registra ancora una volta un uso improprio dei monumenti romani, basta vedere le manifestazioni che si svolgono periodicamente nel Circo Massimo o a piazza del Popolo degne più di vigorose sagre paesane con tanto di panini con la porchetta, che di una capitale con l'area archeologica più importante del mondo. Eppure le location a Roma non mancano, lo stesso concerto potrebbe essere ospitato in altri luoghi altrettanto prestigiosi e rappresentativi della città. Il sottosegretario Giro intervenga a protezione della tutela del Colosseo e a protezione degli spettatori. Con tanta sciatteria prima o poi ci aspettiamo la collocazione di un bell'albero della Cuccagna a piazza Venezia per dare grande visibilità alle attività culturali promosse dall'amministrazione Alemanno».
«Del concerto di Biagio Antonacci al Colosseo non ne sapevo assolutamente nulla, l'ho appreso anche io dai giornali, sto verificando tutto, ma dalle prime notizie esco molto rassicurato». È quanto affermato dal sottosegretario ai beni e alle attività culturali, Francesco Giro, che ha poi precisato: «il no assoluto pronunciato da me un anno fa si riferiva innanzitutto ai concertoni di fine anno promossi, organizzati e allestiti a ridosso del monumento con mega-palchi tirati su con tir e da bracci meccanici che sfioravano gli antichi prospetti architettonici, senza contare l'afflusso imponente di centinaia di migliaia di persone in una giornata di festa come quella di Capodanno».