''E' ora di chiudere questo assurdo e infondato dibattito sul risiko dei ministeri o dei dipartimenti.” Dice Vannino Chiti vice presidente del Senato e ancora commissario straordinario del PD Lazio. Per Chiti i problemi degli italiani e del futuro del Paese sono per il senatore la ricerca di uno sviluppo nuovo, il lavoro, la dignita' e la sicurezza dei lavoratori, il potere d'acquisto degli stipendi e delle pensioni, la riforma delle istituzioni. Chiti ricorda poi che Proprio nei giorni scorsi l'Inps ha reso noto dei dati preoccupanti sulle pensioni degli italiani, adi quali si evince chiaramente che oltre la metà non supera i 500 euro e il 79% e' al di sotto o pari a 1000 euro.
"Gli italiani non vogliono ne' la moltiplicazione dei ministeri o dei dipartimenti ne' lo 'spezzatino' dello Stato. Il federalismo non e' certo quello che riempie la propaganda della Lega''. Riferendosi poi alla situazione politica del Lazio Chiti parla di “sfascio della maggioranza, a scene da basso impero che non ci possiamo permettere.” E cita alcuni degli esempi più recenti di tale situazione. Fra questi la 'minaccia' di Renata Polverini che assicura di voler fare 'pesare' i suoi voti personali per difendere la collocazione a Roma dei ministeri. A seguire il richiamo del ministro Giorgia Meloni alla stessa Polverini e al sindaco Alemanno, colpevoli di remare contro il Pdl che li sostiene alla Regione e al Comune di Roma.
“Addirittura –prosegue Chiti- un ministro della Repubblica Roberto Calderoli smarrisce ancora una volta il senso e la dignita' del suo ruolo, prefigurando irresponsabilmente uno sciopero fiscale di quelle aree del paese che non avranno insediati i ministeri.” Dunque “un mix di avventurismo e di arroganza.” Di qui l’appello affinchè dai ballottaggi di domenica e lunedi' “venga un'ulteriore forte spinta per una politica che si occupi dei problemi concreti dei cittadini, con serieta' e competenza, ponendo fine a risse, aggressioni verbali e astratte contrapposizioni''.