Poche settimane al rinnovo del Cda e per Ama è tempo di giudizi e battaglie mediatiche. E' partito così il balletto delle dichiarazioni del Campidoglio, con il sindaco Alemanno impegnato a elogiare l'operato dell'ad Panzironi, suo intoccabile uomo di fiducia e a parlare di traguardi e successi raggiunti dalla municipalizzata dell'ambiente. Difficile credergli però, a fronte di un'azienda in evidente crisi, sia in termini finanziari che politico-gestionali.
L'analisi è presto fatta: dal 2008 al 2010 il debito di Ama è cresciuto di 76 milioni di euro, attestandosi a 630 milioni, e questo nonostante un “contributo” di 30 milioni elargiti a fondo perduto dal Campidoglio e i 92 milioni incassati dalla cessione del Centro Carni. Un buco che peserà sulle tasche dei cittadini con un aumento del 22% sulla Ta.ri., diluito ad arte fino al 2013, e con 115 milioni di debito spalmato sul prossimo decennio. Una stagione nera per Ama e per le finanze della città, alimentata dai costi dello scandalo Parentopoli e dalla gestione dissennata di Panzironi, sostenuto ormai solo dal sindaco. Ma a illustrare meglio la realtà sono i fatti, soprattutto confrontandoli con il programma elettorale del sindaco.
«Scongiurare il rischio di un emergenza rifiuti analoga a quella di Napoli, passare immediatamente alla raccolta differenziata porta a porta in tutta la città», diceva il candidato Alemanno. Oggi basta interrogare i cittadini di Cinecittà, o Marconi: qui 48 mila abitanti sono costretti a rincorrere i furgoni Ama che, durante la settimana, stazionano solo in punti definiti del quartiere e attivi solo al mattino fino alle 10.30, con inevitabili ripercussioni sulla collaborazione dei cittadini e sul ciclo dei rifiuti. Così, mentre Malagrotta è al collasso, i rifiuti si ammassano in strada – emblematica la situazione esplosa ad aprile a Roma sud – e, tra i mille annunci di nuovi siti di raccolta, la situazione è ormai al collasso.
«Prima di parlare di risultati positivi per Ama, Alemanno farebbe bene a contare fino a dieci e rendersi conto della situazione che si vive a Roma», punta il dito il consigliere comunale del Pd Paolo Masini, «o forse è proprio conoscendola che inscena questa campagna mediatica dannosa e irresponsabile. Non possiamo tollerare che sindaco e giunta coprano ancora i danni della gestione Panzironi: è necessario discuterne in un consiglio straordinario e chiudere definitivamente, per il bene della città, questa pessima pagina di mala amministrazione».
Valerio Perogio