I lavori del Consiglio comunale di Roma vengono spesso trascurati dalla stampa, forse perché noiosi o troppo tecnici. Eppure giovedì scorso l'ordine del giorno prevedeva la discussione di ben 12 proposte di deliberazione, mentre il Consiglio, convocato per il successivo lunedì pomeriggio, doveva affrontare l'approvazione di alcune delibere. Solita routine, dirà qualche smaliziato cronista, eppure proprio quel lunedì 9 maggio qualcosa è accaduto, perché quando si è andati alla conta dei consiglieri presenti, il presidente Pomarici avrebbe potuto constatare la mancanza del numero legale se non fosse stato per la provvidenziale, massiccia e responsabile presenza dei consiglieri di opposizione che, come già successo altre volte, hanno garantito lo svolgimento dell'assemblea.
Ovviamente, come dicevamo all'inizio, non sono questi gli eventi tali da far cronaca, eppure qualcosa di grosso e rilevante sotto il profilo politico era successo, perché a rischiare di far mancare il numero legale era stata proprio la componente alemanniana in Consiglio. Componente guidata da Ugo Cassone, già militante sin dalla più tenera età nel ‘Fronte della Gioventù’ e responsabile dell’associazione culturale FORO753, fiore all'occhiello della destra sociale di Alemanno dei bei tempi andati. Un fedelissimo insomma, che ci raccontano, ha dovuto affrontare le ire di un sindaco che, dismesso il consueto aplomb dell'uomo sicuro di se, si sarebbe lasciato andare ad atteggiamenti quantomeno scomposti. Insomma pare proprio si sia incazzato di brutto.