Sull’onda dell’allarme terrorismo, tornano i controversi body scanner a Roma. Secondo quanto comunicato dall’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, infatti, da oggi, lunedì 9 maggio, presso l'aeroporto della Capitale, il Leonardo Da Vinci, riparte la sperimentazione dei macchinari con un software aggiornato rispetto a quello del 2010.
I nuovi dispositivi “L3 ProVision”, che utilizzano tecnologia a onde millimetriche attive, “non presentano – sottolinea l’Enac – alcuna controindicazione per la salute e garantiscono la privacy in quanto le immagini visualizzate sugli schermi degli operatori sono stilizzate, non archiviabili, e vengono utilizzate solo ed esclusivamente nel momento del passaggio per il rilievo di eventuali oggetti indosso al passeggero”.
La messa a punto durerà 2 mesi e prevederà, in particolare, la verifica del nuovo aggiornamento del software già utilizzato di recente sui security scanner in alcuni dei principali aeroporti degli Stati Uniti d'America. L'Enac ha precisato, infine, che ''anche la messa a punto dei security scanner L3 Provision è realizzata a costo zero, tranne per le spese di trasporto e assicurazione dei macchinari. Rimangono, pertanto, accantonati i 2 milioni di euro messi a disposizione dall'Ente da un proprio avanzo di bilancio, che verranno utilizzati solo ed esclusivamente a test conclusi, per l'eventuale acquisto dei macchinari, laddove ritenuti effettivamente idonei alle necessità nazionali''.