Lorenza Lei viene nominata direttore generale della Rai fra il generale consenso del Cda e, a quanto pare, delle forze politiche che nell'azienda hanno sempre fatto il bello e il cattivo tempo. Bella notizia direte voi ma che c'entra con il notiziario esclusivamente locale di "Cinque Giorni"? C'entra e come se c'entra, perchè il retroscena che vi andiamo a raccontare riguarda il futuro della Rete 2 della Rai e quindi l'occupazione di centinaia di suoi dipendenti che vivono a Roma e nella sua provincia. Si, perchè fra i più soddisfatti di quella nomina vi è proprio quella Lega Nord che vorrebbe trasferire tutto a Milano, dalla Consob ai palazzi vaticani, in nome di una immaginaria esclusione della Padania dai centri del potere, mentre va arraffando poltrone e prebende dalle banche all'ultima delle municipalizzate.
Avrete certamente notato l'assordante silenzio dei lumbard mentre si litigava sulla successione di Masi. Silenzio giustificato dal fatto che la nuova direzione generale si appresterebbe a nominare il nuovo direttore di RaiDue in quel Paragone già direttore della Padania e oggi conduttore di un talk show seminotturno. Poco male dirà qualcuno, sempre meglio dell'ingombrante predicatore del verbo di Arcore che è Giuliano Ferrara sul Tg1. Ma c'è di più. Infatti il partito di Bossi, che con il dieci per cento dei voti intende governare il 50 per cento dell'azienda pubblica, visto che l'altra metà è già in mano al Cavaliere, vuole trasferire le tutte le strutture di quella rete a Milano, facendo finta di non sapere che il 40 per cento di queste è già da tempo a corso Sempione. Non solo, ma pare che la Lega voglia mettere mano sull'intera struttura dei Tg regionali, Calabria incllusa grazie al fedelissimo Marano che ne potrebbe assumere la direzione.
La sinistra è davvero all'oscuro di queste manovre? Ne sono all'oscuro anche Alemanno, Zingaretti e Renata Polverini? Si rendono conto del rischio che non è solo quello dei posti di lavoro, ma della perdita di competenze e saperi che nella Capiitale sono cresciuti? Non siamo in grado di quantificare l'eventuale danno. Meglio di noi potrebbe sicuramente farlo Alemanno, che non perde occasione per bucare lo schermo e di cose Rai se ne intende. Se non altro perche è l'azienda più importante di tutta Roma.
Giuliano Longo