Il Consiglio di Amministrazione di Ama SpA ha approvato la relazione del primo trimestre 2011, che chiude con un utile pari a 2,9 milioni di euro. Rispetto al risultato di periodo, si evidenziano alcuni margini di gestione positivi. Il Margine operativo lordo (Mol) si attesta a 32 milioni di euro, pari al 18 per cento del valore della produzione (+2,8 milioni rispetto al budget), per effetto del contenimento dei costi operativi. Notevole il risultato sul versante degli incassi da tariffa, pari a 80 milioni di euro: 30 milioni di euro in più rispetto alle previsioni di budget per effetto delle attività di sollecito e delle azioni di recupero sui grandi utenti. Per quanto riguarda gli aspetti industriali, si segnala che la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti nel periodo ha raggiunto il 24 per cento con un incremento rispetto al 2010 di circa il 2 per cento. L’azione di Ama a tutela del decoro urbano con il monitoraggio sul territorio svolto da 100 agenti accentratori, è proseguito con l’elevazione di 1.930 multe tra gennaio e marzo 2011.
Esulta il presidente della società Marco Daniele Clarke e parla di risanamento per una società che era sommersa dai debiti, ma dimenticando di dire che questi sono stati spalmati e rinegoziati con le banche per i prossimi 20 anni. Così come il 24% di differenziata non rappresenta proprio un risultato esaltante. Infine ci sarebbe da rallegrarsi se non fosse che, solo qualche giorno, fa la municipalizzata ha comunicato un aumento della tariffa del 12% che graverà sulla seconda bolletta dell'anno 2011. Comunque sia con l'aria che tira per Acea (vedi articolo a pagina 3) e soprattutto Atac, l'amministratore delegato Franco Panzironi segna un punto al suo attivo soprattutto dopo le voci insistenti di un suo prossimo dimissionamento.
Che Panzironi, il quale è stato anche segretario della Fondazione di Alemanno vera e propria cassa dell'iniziativa politica del sindaco, non goda più del vasto consenso iniziale all'interno del Pdl e soprattutto fra la sua componente ex aennina, non è una novità. Non a caso l'ad di Ama è stato al centro di feroci critiche da parte dell'opposizione, incappando per di più nelle indagini della magistratura per alcune centinaia di assunzioni sospette, senza la tradizionale levata di scudo del sindaco e dei suoi sodali di partito. Ma questo dato aggiunge un tassello forte al mosaico della sua riconferma, a meno che il suo allontanamento oltre che dal cuore, dal sistema di potere di Alemanno, sarebbe possibile solo con una solidissima e ghiotta contropartita. Comunque un trimestre, come la rondine, non fa primavera.
G.L.