Approvata in Consiglio regionale la legge sugli accreditamenti dei privati nella sanità laziale. Verranno prorogati i termini sia per l'integrazione-ripresentazione delle domande di accreditamento, sia per il rilascio dei singoli provvedimenti di conferma. Un testo frutto della richiesta del tavolo tecnico Governo-Regione Lazio che ha chiesto modifiche sulle procedure e rinviato alla fine di aprile la verifica della gestione dell'accreditamento della sanità privata, settore che dal 1999 aspetta una regolamentazione. La legge ha avuto un iter sofferto e ha visto molte modifiche nella commissione competente, arrivando in aula con 239 emendamenti presentati a inizio seduta da una parte dell’opposizione con alcune proposte accolte attraverso sei subemendamenti aggiuntivi. Nell’attuale ordinamento del sistema sanitario regionale vengono introdotte nuove norme e termini temporali in grado di semplificare gli adempimenti richiesti alle strutture sanitarie e socio-sanitarie private. La Regione inoltre promuove il riconoscimento a Irccs del Policlinico Tor Vergata.
La discussione in Consiglio è durata ore e non sono mancate le polemiche. Sel e Idv in particolare, hanno espresso dubbi sulla validità del comma 11 dell'art. 1 che, come ha detto Luigi Nieri capogruppo di Sinistra e Libertà– «permette ai privati di andare in deroga rispetto alle macro-aree applicate rigidamente nel taglio dei posti letto della sanità pubblica». Vincenzo Maruccio e Giulia Rodano in un comunicato congiunto hanno rilevato che «la Regione Lazio, con la proroga di sei mesi dei termini di ricezione delle domande di accreditamento, ha messo sullo stesso piano virtuosi e inefficienti. Come Italia dei Valori hanno sottolineato i consiglieri dell’Italia dei Valori abbiamo ottenuto almeno che la legge preveda alcune date certe e una serie di sanzioni nel caso in cui le verifiche dei funzionari Asl accertino delle violazioni». Una legge necessaria, non ci sono dubbi, tenendo soprattutto conto che per oltre 10 anni la sanità privata è vissuta in regime di accreditamento provvisorio e che a rischio c’era una quota importante del sistema sanitario e migliaia di posti di lavoro. Ora saranno importanti i controlli nelle strutture private. Tema delicato ma indispensabile a garantire buoni livelli di assistenza e cura.