«In riferimento ad alcune notizie stampa riguardanti una lettera dei vertici del Partito democratico romano sulla crisi Atac, si fa presente che questa lettera è un'iniziativa autonoma dei vertici del Partito democratico legittimamente non concordata con il presidente della Provincia di Roma che ne ha avuto notizia solamente questa mattina leggendo i giornali». È quanto sottolinea in una nota l'ufficio stampa della Provincia di Roma.
E' opportuno a questo punto chiarire le cause di questa netta e contenuta smentita partendo anche da lontano. Qualche settimana fa il segretario del Pd Marco Miccoli avanzava l'ipotesi delle dimissioni dei consiglieri di amministrazione in quota democratici presenti nei consigli delle varie municipalizzate. In primis Atac, recentemente ridotta alla frutta non solo dal disastro contabile, ma dalle stesse dimissioni del suo ad Basile. Ma si sa, in politica un conto sono le affermazioni ad usum populi, altra le trattative segrete per accaparrasi posizioni di potere. Così mentre oggi i Milana confluiti nell'API di Rutelli ed i D'Ubaldo fortemente ancorati al PD insistono sulle dimissioni dei consiglieri in quota PD, veniamo a sapere dal Corriere della Sera di ieri che è in circolazione una lettera-documento firmata dal presiedente del PD capitolino Eugenio Patanè, ma concordata con lo stesso Miccoli e il capogruppo Umberto Marroni.