l piano assistenziale predisposto per i cittadini tunisini arrivati a Civitavecchia da Lampedusa è a regime da ieri mattina con il concorso di tutti gli enti chiamati adare il loro contributo. In particolare sono state avviatele procedure per l'identificazione dei 640 cittadini stranieri alloggiati presso la caserma De Carolis di Civitavecchia, di cui nessuno è in possesso di documenti di identità. L’attività viene svolta attraverso 10 postazioni che sonostate allestite in tempi serrati e che vedono impegnati personale del Gabinetto regionale della polizia scientifica.
Personale della Zona Tlc del Lazio grazie al supporto logistico del Comune di Civitavecchia ha garantito la realizzazione della connettività interna ed esterna delle postazioni, consentendo l’immediato riscontro dei dati acquisiti in sede di foto segnalamento con le banche dati di polizia anche all’esito dell’attività dell’Ufficio Immigrazione. Tra questi figuravano 12 minori, per i quali grazie ai Servizi Sociali sono già state individuate le strutture assistenziali presso le quali saranno poi affidati. I mediatori culturali hanno proceduto alle attività di informazione rivolta ai cittadini stranieri presenti per portarli a conoscenza delle procedure amministrative necessarie per la permanenza all’interno della caserma.
Dopo i primi due giorni di permanenza alcuni stranieri approfittando della notte si sono allontanati e tutti sono stati rintracciati e ricondotti presso la caserma. Altri tentativi di scavalcamento sonostati sventati da personale di vigilanza. La polizia ha anche arrestato un cittadino tunisino di 27 anni, estraneo alla comunità ospitata nella caserma, in quanto sorpreso a poca distanza dal perimetro dell’immobile mentre trasportava a bordo della propria auto alcuni alloggiati che tentavano di allontanarsi. Per lui sono scattate le manettecon l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel corso della perquisizione in macchina gli agenti hanno rinvenuto alcune cartine di Civitavecchia e della caserma De Carolis scaricate da internet, oltre ad una noccoliere ed una mazza di legno.