Finalmente si è arrivati alla riunione dei fascicoli dei tre procedimenti aperti sugli appalti e le opere dei mondiali di nuoto e non solo, quelli chiamati dal gip di Firenze “una cricca di banditi” che ha governato gli appalti per la ricostruzione di L’Aquila, della Maddalena e dei mondiali di nuoto. La cosa grave da far rilevare è che il comune, al contrario di Wwf e Radicali non si è costituito parte civile, come se non contassero le opere abusive, costruito in totale spregio della normativa vigente.
Alla fine i rinviati a giudizio sono 33 per quanto concerne anche i presunti abusi edilizi per le strutture sportive dei mondiali di nuoto del 2009. Il sistema messo assieme dalla cosiddetta “cricca” funzionava così: «Angelo Balducci e Fabio De Angelis, pubblici ufficiali presso il dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, incaricati della gestione dei grandi eventi (mondiali di nuoto di Roma 2009, G8 della Maddalena, 150° anniversario dell’unità d’Italia) assieme a Mauro Della Giovanpaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena, hanno asservito la loro funzione pubblica in modo totale ed incondizionato agli interessi dell’imprenditore romano Diego Anemone.