Arriva la nave dei profughi, destino ancora incerto

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Ieri, quasi all’improvviso esplode l’emergenza profughi nella capitale e nel Lazio. La notizia è l’arrivo della motonave Clodia con a bordo quasi mille “migranti”, 600 dei quali dovrebbero fermarsi in una caserma a Civitavecchia. Immediatamente è stata convocata una riunione straordinaria della Giunta Regionale alla fine della quale la Presidente Polverini ha dettato la linea della maggioranza sul tema accoglienza e partecipazione all’emergenza immigrazione: «Ieri sera sono stata informata dal prefetto Pecoraro che in giornata sarebbe arrivata questa nave con circa 600 immigrati destinati alla caserma di Civitavecchia. Stamattina ho parlato con il questore che mi ha rassicurato sul fatto che il ministero, con il tramite del prefetto e del questore, garantirà il contesto di sicurezza per il territorio. Queste persone devono essere accolte in maniera dignitosa e ho ribadito, e lo farò anche domani alla cabina di regia, che la posizione del Lazio è quella di mettere in campo le strutture delle congregazioni religiose che per missione possono accogliere queste persone nel modo più adeguato. Nello stesso tempo – ha concluso – questo consentirebbe di distribuirli in maniera più omogenea così da non creare queste sacche da centinaia di persone». A questo punto però, arriva il punto debole del progetto. Finora infatti nessuno è in grado di confermare quanti posti letto la regione Lazio può garantire. «Attualmente abbiamo una disponibilità importante per quanto riguarda i minori non accompagnati, si parla di centinaia di ragazzi che possono essere accolti» prosegue la Polverini, ma nessuno dice quanti dei seicento extracomunitari assegnati alla Regione Lazio abbiano queste caratteristiche».

Insomma buona volontà e un po’ di improvvisazione se dobbiamo verificare che, con la nave già in porto, non sembra esserci coordinamento con il governo e non sappiamo quanto ce ne sia con i comuni interessati. Nei giorni scorsi si è letto di un sopralluogo degli uomini del ministero sul territorio del comune di Tarquinia, comune del viterbese ma che confina con Civitavecchia. «Ebbene – riferisce il sindaco Mauro Mazzola – ho provato per 4 giorni a contattare la Polverini e ho scritto 2 lettere senza ricevere alcuna risposta e senza essere minimante informato sulle necessità. Ho sentito la Prefettura e se anche loro alle 16 non sanno nulla allora devo presumere che nessun migrante sarà ospitato in provincia di Viterbo». 

Sicuramente la struttura di Civitavecchia gestirà la prima emergenza e solo nei prossimi giorni scopriremo se ci sono destinazioni definitive o para definitive. Nel frattempo la Polverini ha sicuramente la necessità di recuperare la brutta gaffe di lunedì quando partecipando a una manifestazione sul fiume Tevere ha salutato i partecipanti con una frase sbarazzina, ma di di dubbio gusto: «salutatemi i tunisini». «Una battuta di quelle che fanno le persone normali» pare abbia detto la Presidente, ma a noi piace pensare a quelle persone normali che pensano e dicono cose meno offensive del buon gusto. Nella polemica sulla dislocazione degli extracomunitari provenienti da Pantelleria si inserisce anche l’assessore regionale Forte (Udc) che non risparmia critiche al governo: «Appare chiaro che si sta facendo di tutto, più che per risolvere il problema, per non interessare i territori governati dalla Lega». Forte conclude dicendo: «C’è stato chiesto di collaborare e lo stiamo facendo con tutti i mezzi a nostra disposizione. Il Governo, però, non può far finta che l'emergenza immigrati riguardi solo una parte del paese».

Silvio Marino

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