Aumentate a dismisura le tariffe della raccolta rifiuti. A livello nazionale, infatti, secondo recenti dati elaborati dalla Cgia di Mestre su fonte Istat, dal 2000 al 2010 la variazione percentuale è stata di +54% . Anche il Lazio subisce questa ondata di aumenti, con Roma che nel giro di pochi mesi ha aumentato la bolletta di circa il 25%.
L’Iva sulla tariffa dei rifiuti che i cittadini andranno a pagare da maggio va infatti a sommarsi all’aumento di circa il 12,5% approvato, con un colpo di mano, lo scorso 2 luglio dal Consiglio Comunale. All’epoca, infatti, il Comune da una parte si era adeguato alla sentenza della Corte Costituzionale (poi “smentita”) che aveva riconosciuto la natura tributaria della tariffa non assoggettata all’Iva, dall’altra si era premunito deliberando gli aumenti.
Per il presidente dell'associazione dei consumatori Codici, Ivano Giacomelli “i disagi che vivono i cittadini sono innumerevoli, molti, come abbiamo visto, anche di natura economica. Si parla anche di un aggiornamento tariffario a favore delle aziende che si occupano di smaltimento dei rifiuti. La possibilità di fissare nuove tariffe è stata discussa lo scorso 16 febbraio e, per quanto possiamo ipotizzare, è ancora in via di trattativa."
In tal caso i Comuni potrebbero infatti decidere di ritoccare le tariffe sui rifiuti proprio per compensare detti aumenti. Codici chiede quindi un tavolo di confronto tra Assessorato regionale alle Attività Produttive e Politiche dei Rifiuti ed Associazioni dei consumatori. "Per questo è stata inviata più di un mese fa una richiesta di incontro all’Assessore Di Paolantonio alla quale, non è seguita alcuna risposta”.
Alessandro Cozza